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Articoli per la parola chiave ‘apparecchi dentali’

Nell’ambito del 22° Congresso della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO), che si tiene a Firenze (Centro congressi di Fortezza da Basso) nei giorni dal 24 al 27 novembre , vi sarà un corso di perfezionamento sull’uso degli apparecchi dentali nella terapia del russamento e della sindrome delle apnee del sonno.

Il relatore di punta sarà il professor Alan Lowe, canadese, uno dei primi al mondo a fare ricerca clinica sugli apparecchi dentali, e inventore del primo apparecchio dentale regolabile, il Klearway. E’ un’altra occasione, dopo il I congresso della SIMSO a cui hanno partecipato K. Thornton e S. Schwarting, per ascoltare cos’ha da dirci un relatore di fama mondiale sullo stato dell’arte in medicina dentale del sonno. Seguiranno numerose altre relazioni di notevole interesse.

La seconda relazione tenuta a Brema dal professor Sullivan è stata interamente dedicata ai compiti della medicina dentale del sonno.

Il suo giudizio globale, come si vede anche dal titolo della relazione, è che questi compiti siano sempre più importanti sia a livello diagnostico che terapeutico.

Ci sembra particolarmente significativo che il riconoscimento del ruolo dei dentisti, che in Italia non si è ancora affermato del tutto, venga proprio dall’uomo che ha inventato la CPAP.

Il relatore ha schematizzato i compiti degli odontoiatri nel modo seguente: ………………

  • Ruolo nella diagnosi
  • Ruolo nella terapia degli adulti
  • Ruolo nella terapia dei bambini
    • Espansione rapida del palato
    • Correzione delle II classi scheletriche
  • Ruolo nel trattamento chirurgico
  • Ruolo nella prevenzione
    • L’intervento ortodontico precoce nel bambino evita molti casi di OSAS nell’adulto

Sullivan ha insistito, come già in precedenza, sul ruolo della prevenzione: è importante intervenire prima che l’apnea del sonno diventi grave.

Sappiamo che il 10% dei bambini russa. Questi bambini devono essere intercettati prima che si manifestino i sintomi classici della apnea del sonno, ben conosciuti dagli ortodontisti: la tipica “facies adenoidea” con occhi arrossati, bocca semi-aperta, aspetto insonnolito. Il relatore ha citato un libro del 1909 dove si illustravano le trasformazioni miracolose che la asportazione di adenoidi e tonsille provocava in questi bambini (parte II, capitolo V “Mouth breathing” del libro “CIVICS AND HEALTH” di W. Allen). Da allora dovremmo aver fatto qualche passo avanti.

A proposito della apnea del sonno nei bambini: il fatto che si consideri patologico nel bambino anche un solo episodio di apnea/ora non è certo dovuto alle conseguenze di quell’unica apnea, ma ai grossi sforzi che il bambino fa per respirare nei restanti 59 minuti! Sullivan ci ha fatto sentire il respiro sibilante (hissing breathing) che non è russamento e nemmeno apnea, ma l’espressione di questi sforzi per far passare l’aria attraverso la faringe ristretta. E’ una cosa simile a ciò che accade agli adulti con OSAS grave, ma qui non c’è apnea. Inoltre i noti meccanismi che legano reciprocamente la forma alla funzione fanno sì che si instauri un circolo vizioso: il lume faringeo ristretto provoca ostruzione respiratoria; questa, a sua volta, provoca lo sviluppo insufficiente delle vie aeree e così via. Questo cerchio va spezzato e l’intervento che va realizzato è innanzitutto quello ortodontico, seguito eventualmente dalla asportazione di tonsille e adenoidi.

La prevenzione è importante anche negli adulti, soprattutto nei giovani: un giovane russatore andrà molto probabilmente incontro a forme anche gravi di apnea in futuro. Non è detto che ogni caso di russamento vada sistematicamente trattato, ma sicuramente bisogna seguire questi pazienti nel tempo, valutare intensità e durata del russamento, e soprattutto controllare che non compaiano ipertensione arteriosa, sonnolenza o altri sintomi, e che l’ostruzione respiratoria non si aggravi col passare degli anni e con eventuali aumenti di peso.

Alla domanda su quali siano gli aspetti più importanti della ricerca attuale sui disturbi respiratori del sonno (SDB), Sullivan ha segnalato tre aree di ricerca che a suo avviso sono oggi fondamentali:

  1. Lo studio del ruolo dei disturbi respiratori del sonno nella gestosi. Siamo sicuri che gli SDB siano la prima causa di ipertensione nel terzo trimestre di gravidanza. Non c’è di solito apnea del sonno ma ostruzione respiratoria, che non sembra essere la causa diretta della gestosi ma un fattore che scatena una patologia micro-vascolare latente. Gli apparecchi dentali potrebbero essere un ottimo strumento in questi casi, a condizione di produrli abbastanza in fretta.
  2. La pediatria. Abbiamo già riferito dell’importanza della ortodonzia.
  3. Gli strumenti che attualmente usiamo per lo studio del sonno sono obsoleti, e i tempi di attesa scoraggianti, soprattutto per forme acute come quella, appena citata, del terzo trimestre di gravidanza (ci serve fare lo studio del sonno stasera e la terapia domani!). Anche per i bambini i tempi devono essere molto brevi. La ricerca deve produrre dispositivi che siano affidati al paziente a domicilio e che producano risultati pressoché istantanei.

Si è tenuto a Brema il 10° congresso della società tedesca di medicina dentale del sonno (DGZS). La conferenza più importante è stata quella tenuta da Colin Sullivan, lo pneumologo australiano che nel 1980 ha inventato la CPAP. Inventato è la parola esatta, perchè l’idea di curare l’ostruzione respiratoria che causa le apnee del sonno con un apparecchio che insuffli aria a pressione positiva non era venuta a nessuno in precedenza. In effetti l’intervento di Sullivan a Brema è stato la somma di due relazioni. Proviamo qui a riassumere i punti essenziali della prima. Dedicheremo alla seconda un altro articolo……………………….

Vi segnaliamo che nel sito “Slideshare” si trova una seconda brochure destinata ai pazienti che desiderano informazioni su russamento e apnea del sonno.

Rispetto alla precedente brochure 1 questa pubblicazione è centrata sulla terapia con gli apparecchi dentali: la parte generale su russamento e apnea del sonno è quindi assente, mentre è molto più sviluppata la descrizione dei diversi apparecchi, del meccanismo di azione e dei risultati che si ottengono con questo tipo di terapia.

Come per la brochure 1, le informazioni riassumono in parte quelle che potete trovare nelle pagine del sito. Il linguaggio e la presentazione grafica sono però più agili e molto più sintetiche, e quindi questo tipo di pubblicazione è adatto a chi vuole informarsi in fretta.

Se l’argomento vi sembra interessante potrete approfondirlo sulle pagine del sito dedicate agli apparecchi dentali, che illustrano più in dettaglio la storia degli apparecchi, i risultati che si ottengono, i costi della cura e così via.

Se desiderate vedere le immagini della presentazione a schermo intero cliccate su menu – view full screen (in basso a sinistra nel riquadro).

Se avete difficoltà a vedere la presentazione cliccate qui sotto sul titolo:

Corso sulla apnea del sonno a Verona

9 ottobre 2010 @ 08:00

Vi segnaliamo il corso “Le apnee del sonno nell’adulto e nel bambino” che si terrà il 5 novembre a Ospedaletto di Pescantina, nei pressi diVerona. Il programma è molto denso e spazia dalla fisiopatologia alle diverse terapie della OSAS.

L’iscrizione all’evento, a partecipazione gratuita, si può fare nel sito dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria

CONGRESSO AADSM DI SAN ANTONIO

Segnaliamo una relazione presentata al 19° congresso annuale della associazione americana di medicina del sonno odontoiatrica (AADSM)  su uno studio cross-over di confronto fra due apparecchi dentali, il Klearway e il TAP.

Gli autori (Bishop et al) sono un gruppo di ricerca dell’Università di San Antonio (Texas, USA), la città che ha ospitato il congresso nel giugno 2010.  Il riassunto della relazione è pubblicato su Sleep and Breathing nel numero di settembre 2010.

I due apparecchi oggetto dello studio sono fra i più conosciuti nel mondo

  • il Klearway è stato il primo apparecchio regolabile inventato specificamente per la terapia della apnea del sonno, dal gruppo canadese di Lowe.
  • il TAP (Thornton Adjustable Positioner) è probabilmente il dispositivo più usato nel mondo allo stesso scopo

KLEARWAY

TAP

Lo studio ha coinvolto 25 pazienti con apnea del sonno. Tutti i pazienti sono stati valutati, prima della cura, con una serie di questionari e con un monitoraggio del sonno. Poi è stato applicato il primo apparecchio, per il tempo necessario ad ottenere la titolazione, cioè l’avanzamento ideale dell’apparecchio stesso. Alla fine è stata rifatta la valutazione completa del paziente. Dopo un periodo senza alcuna terapia, tutta la procedura è stata ripetuta per il secondo apparecchio (studio cross-over secondo uno schema AB/BA.

RISULTATI: a titolazione avvenuta, il risultato dello studio del sonno è risultato identico per i due dispositivi, così come i test sulla situazione soggettiva (ESS e altri) che valutano il livello di cura della apnea del sonno. Tuttavia la maggior parte dei pazienti ha espresso una preferenza per il TAP, in relazione al minore ingombro dell’apparecchio.

Gli autori concludono che è opportuno preferire dispositivi che siano, oltre che regolabili, anche meno invasivi possibile .

Non possiamo che essere d’accordo, e vi segnaliamo che al momento sono disponibili apparecchi ancora meno invasivi del TAP, come ad esempio lo ORM e il Silensor. Il comfort del dispositivo non è ovviamente l’unico criterio di scelta, ma è tuttavia importante per ottenere una buona aderenza alla terapia.

Vi segnaliamo che nel sito “Slideshare” si trova una brochure destinata ai pazienti che desiderano informazioni su russamento e apnea del sonno.

Le informazioni riassumono in parte quelle che potete trovare nelle pagine del sito (russamento, apnee del sonno e pagine correlate) . Il linguaggio e la presentazione grafica sono però più agili e molto più sintetiche, e quindi questo tipo di pubblicazione è adatto a chi vuole acquisire in brevissimo tempo le informazioni basilari su questo argomento.

Se desiderate vedere le immagini della presentazione a schermo intero cliccate su menu – view full screen (in basso a sinistra nel riquadro).

Se avete difficoltà a vedere la presentazione cliccate qui sotto sul titolo:Smettere di russare per vivere meglio

Corso di certificazione Somnodent

23 luglio 2010 @ 12:53

Vi segnaliamo che il 4 settembre 2010 a Padova ci sarà un corso di certificazione per l’uso del dispositivo Somnodent.

Il corso è destinato ai dentisti che vogliano approfondire le loro conoscenze sulla terapia del russamento  e delle apnee del sonno con gli apparecchi dentali.

Relatore sarà il prof Luca Levrini dell’Università dell’Insubria

Benvenuti su Russamentoeapnea

3 luglio 2010 @ 15:18

Da oggi il sito è online!

Il nostro desiderio è quello di proporvi una piazza virtuale dove informarsi, discutere e confrontarsi su un problema molto importante, quello del russamento e delle apnee del sonno.

a) Due prese di posizione ufficiali di associazioni internazionali sul trattamento della Sleep Apnea con apparecchi dentali

–   Aggiornamento al 2005 della posizione ufficiale della Associazione Americana di Medicina del Sonno, pubblicato nella rivista Sleep nel 2006:

Kushida Clete A., Timothy I. Morgenthaler, Michael R. Littner,  Cathy A. Alessi,  Dennis Bailey,  Jack Coleman Jr,  Leah Friedman, Max Hirshkowitz,  Sheldon Kapen,  Milton Kramer,  Teofilo Lee-Chiong,  Judith Owens, Jeffrey P. Pancer   Practice Parameters for the Treatment of Snoring and Obstructive Sleep Apnea with Oral Appliances: An Update for 2005– Sleep, 2005

–    Posizione ufficiale della associazione tedesca di Medicina del Sonno Odontoiatrica (2007) :

Schwarting S, Schlieper, A Hauschild   Position paper on the use of mandibular advancement devices in adults with sleep-related breathing disorders. A position paper of the German Society of Dental Sleep Medicine (Deutsche Gesellschaft Zahnaerztliche Schlafmedizin, DGZS) – Sleep and Breathing, 2007


b) Revisioni generali della letteratura sull’uso di apparecchi dentali nella terapia delle apnee del sonno


c) Articoli sul funzionamento degli apparecchi dentali (Oral Appliances, Oral Devices) nella terapia della OSAS

1) Alcuni studi sulle esperienze con diversi tipi di apparecchi orali dal 1998 al 2004

2) Lavori, più recenti, di confronto fra i risultati del trattamento con apparecchi dentali e con la CPAP (considerata lo standard di riferimento). Rispetto ai lavori precedenti c’è maggiore avanzamento della mandibola e molto maggiore percentuale di successi anche nei casi di apnea moderata e severa.

3) Uno studio sulla accettazione della terapia con ORM

4) Articolo recentissimo, molto interessante per le implicazioni in medicina interna:

5)  Un lavoro sull’uso dei dispositivi non-individuali (“boil-and-bite”)

6) Un articolo sulla Sleep Nasendoscopy e la sua potenziale utilità nel capire la sede di ostruzione delle vie aeree e predire il successo della terapia con apparecchi dentali