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Articoli per la parola chiave ‘OSA’

17 marzo Giornata Mondiale del Sonno

17 marzo 2017 @ 19:54

Oggi è la giornata mondiale del sonno.

Fra le diverse iniziative prese per l’occasione vi segnaliamo un’intervista del direttore cel Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

Per leggerla evidenziate il link qui sotto e apritelo col tasto destro del mouse:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=48856

Segnaliamo anche una iniziativa dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) che valorizza il ruolo dei dentisti nello screening della Sindrome delle Apnee Notturne:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=48821

E un articolo sulle Apnee ostruttive

http://www.repubblica.it/salute/2017/03/16/news/apnee_notturne_sonno_salute_incidenti_stradali-160705887/

Buona lettura!

Venerdì 9 ottobre ad Aosta serata dedicata a russamento e apnea ostruttiva nel sonno.

locandina

Trovate tutte le informazioni qui sotto:

Locandina OSAS – 9.10.2015

 

JDSM Cover

La American Academy of Dental Sleep Medicine (AADSM) è la più antica e la più grande delle associazioni di medicina dentale del sonno, e molti colleghi americani hanno un’esperienza più che ventennale nell’utilizzo di apparecchi orali nella terapia delle apnee ostruttive.

Dall’inizio del 2014 la AADSM pubblica una rivista scientifica, il Journal of Dental Sleep Medicine, che è la prima al mondo ad essere interamente dedicata alla terapia della OSA con apparecchi orali. L’abbonamento era riservato ai soci iscritti alla AADSM fino a marzo 2015. Da aprile la rivista è diventata open source, quindi accessibile a tutti online nel sito

http://www.jdsm.org

Buona lettura a tutti i colleghi interessati alla terapia con Oral Appliances!

A poche settimane dalla publicazione su questo sito delle linee guida italiane sul trattamento delle apnee ostruttive nel sonno con apparecchi orali, arriva una buona notizia:

le linee guida sono ora ufficialmente adottate dal Ministero della Salute! Il documento pubblicato nel sito del Ministero

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_4.jsp?lingua=italiano&area=Sorriso%20salute

è frutto del lavoro di un gruppo più ampio di quello coinvolto in origine, e della interazione fra specialisti diversi, ma come potete vedere confrontando il testo pubblicato qui sotto con le precedenti raccomandazioni, le nostre proposte sono state in gran parte accolte.

Questo significa che la terapia della OSA con apparecchi orali fa ora ufficialmente parte delle terapie consigliate anche in Italia, allo stesso titolo delle altre terapie note come la CPAP, con un ventaglio di indicazioni ben preciso. Questo è importante per valorizzare il nostro lavoro nei confronti del pubblico e anche dei colleghi di altre discipline.

Potete scaricare il testo completo cliccando qui sotto:

Linee guida ministeriali

 

Il tema di questo convegno, che si terrà a Pescara il 26-27 febbraio 2015, è un po’ inconsueto rispetto ai congressi presentati di solito in questo sito.

Si parlerà infatti delle conoscenze più recenti sui rapporti fra qualità del sonno e le diverse forme di decadimento mentale (Alzheimer, demenza a corpi di Lewy, altri disturbi cerebrali), e anche del decadimento mentale in relazione alla OSA.

Quest’ultimo aspetto è quello che ci avvicina di più al tema del convegno: negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi lavori scientifici sul rapporto causale fra OSA e disturbi cognitivi, probabilmente provocati della ipossia intermittente a cui sono esposte, insieme ad altri tessuti del corpo, le cellule cerebrali. Questi studi dimostrano anche che la terapia della OSA è in grado di migliorare le lesioni cerebrali che sono alla base di questi disturbi.

Potete scaricare qui la locandina del convegno

PESCARA LOCANDINA CONVEGNO

e il programma completo

PESCARA BROCHURE CONVEGNO

La stesura e l’approvazione delle Linee Guida Italiane sono state frutto di una lunga discussione  fra i delegati delle principali Società Scientifiche che hanno un interesse nell’argomento. I firmatari del documento rappresentano infatti  AIMS (Associazione Italiana di Medicina del Sonno) SIMSO (Società Italiana di Medicina del Sonno Odontoiatrica), ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), AIO (Associazione Italiana Odontoiatri), Collegio dei Docenti di Odontoiatria, e AIPAS (Associazione Italiana Pazienti con Apnee del Sonno).

Il documento consiste in quattro domande-chiave, che sono state sottoposte ai delegati, e nelle relative risposte. In analogia con i lavori fatti da altre società di diversi paesi, e citati nella bibliografia delle stesse linee guida, si è cercato di definire indicazioni e limiti dell’intervento odontoiatrico nella terapia dei disturbi respiratori del sonno.

Alcuni punti essenziali di questo lavoro sono indicati, in estrema sintesi, nelle due diapositive collegate a questo articolo; per vederle cliccate sul link qui sotto

Linee guida italiane

Per una informazione più completa, le linee guida sono riportate interamente nel link qui sotto:

Linee guida SIMSO 2014

Si terrà a Roma, fra domenica 10  e mercoledì 13 novembre, il congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS).

Come ogni anno saranno trattati molti aspetti della diagnosi e della terapia dei principali disordini del sonno.

Nella sessione di domenica ci sarà anche una comunicazione di chi scrive, dal titoloUn dentista nel team del centro del sonno: primi risultati della collaborazione”

Per scaricare il programma del congresso cliccare sul link qui sotto:

PROGRAMMA CONGRESSO AIMS 2013

Per iscriversi al congresso fate riferimento al sito AIMS

Con chi collaboriamo

10 ottobre 2013 @ 17:43

Il trattamento dei disturbi del sonno è uno degli aspetti della medicina in cui è più importante la collaborazione interdisciplinare. Nella diagnosi e nel trattamento dei problemi del sonno possono essere coinvolti medici di base, neurologi, pneumologi, otorinolaringoiatri, odontoiatri, chirurghi maxillo-facciali, cardiologi, internisti, specialisti in chirurgia bariatrica, psicologi, tecnici di neurofisiopatologia e di fisiopatologia respiratoria… le diverse figure crescono ogni anno di importanza, man mano che si affermano nuove conoscenze e nuove tecniche.

E’ importante quindi che il medico e l’odontoiatra che si occupano di questi problemi non lavorino in isolamento, ma in collaborazione con colleghi che hanno competenze diverse. Vi presentiamo qui i medici e i centri con cui collaboriamo.

Dal 2010 il dott Sacchi collabora con i medici e i tecnici del Centro del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

Qui sotto una foto del team del CDS: seduti il prof Luigi Ferini Strambi e la tecnica di neurofisiopatologia Cristina Martinelli; in piedi da destra il dr  Sacchi, il dr Marco Zucconi, i TNFP Elisa Dalabà e Daniele Bizzozero e il dr Alessandro Oldani; manca solo il TNFP Massimo Antonio… che ha scattato la foto.

All’inizio lo scopo di questa collaborazione era soprattutto quello di acquisire le competenze che hanno poi portato al conseguimento del titolo di “esperto nei disturbi del sonno“. La frequentazione del Centro è diventata regolare ed è poi sfociata in una consulenza odontoiatrica costante, che ha lo scopo di valutare nei singoli pazienti la possibilità di utilizzare apparecchi dentali nella terapia delle apnee ostruttive nel sonno. Questa collaborazione sta producendo risultati interessanti dal punto di vista clinico e anche scientifico. Questi risultati sonoora oggetto di comunicazioni a convegni e congressi del settore: congressi AIMS 2012 e 2013, congresso SIMSO 2013, congresso WASM 2013 e altri convegni in Italia e all’estero.

Dal 2010 collaboriamo anche con il Centro del Sonno dell’Ospedale di Niguarda (dr Lino Nobili e dr Paola Proserpio), sempre per il trattamento di pazienti OSA.

Dal 2011 abbiamo iniziato una collaborazione col dr Sebastiano Barbera, specialista otorinolaringoiatra e responsabile del Centro di Diagnostica Avanzata, in cui il dr Barbera si occupa, oltre che di medicina del sonno, di patologie infiammatorie e allergiche delle prime vie aeree utilizzando test particolari (citologia nasale, test ossido nitrico, fenotest).

Abbiamo rapporti di collaborazione anche con gli pneumologi dell’Ospedale San Raffaele (dr George Cremona e collaboratori), e con altri specialisti pneumologi: dr Paolo Pozzi (Istituto dei tumori) dr Ilaria Tovaglieri (Istituto Auxologico), e con alcuni medici di base: dr Paolo Longoni e i colleghi dello studio Comunità Medica, dr Monica Sutti e i suoi colleghi di studio.

 

Rischi per chi usa la CPAP

11 maggio 2011 @ 22:38

Domanda:

Quali sono i rischi per chi indossa la CPAP?

Risposta:

Gentile signora Nina,

la risposta va divisa in due parti, molto diverse fra loro. La prima riguarda gli adulti, la seconda i bambini.

1) Adulti

Non credo si possa parlare di rischi. Ci sono numerosi effetti collaterali, quasi tutti di nessuna gravità:

  • innanzitutto il fastidio per la pressione dell’aria che viene insufflata dalla CPAP può essere importante, soprattutto se la pressione è elevata (a volte è necessario che lo sia) e se il soggetto tende ad essere claustrofobo, ansioso o intollerante a questo tipo di sollecitazioni; questo disturbo spesso induce i pazienti a non usare la CPAP, oppure a usarla meno del necessario.
  • Poi ci sono altri disturbi minori, come la congestione nasale che a volte rende molto difficile l’uso dello strumento, il fastidio agli occhi se ci sono perdite dalla mascherina, a volte disturbi alla pelle del viso, soprattutto se la mascherina non è ben adattata al paziente; questi disturbi possono essere di solito superati con una buona assistenza da parte di chi applica la CPAP, ma anch’essi possono essere causa di un uso ridotto dell’apparecchio.

2) Bambini

  • Possono essere presenti gli stessi disturbi descritti sopra,
  • ma soprattutto la CPAP può causare a lungo andare una modifica della forma del viso dovuta alla pressione continua per tutta la notte della maschera sullo scheletro facciale in crescita. Si tratta ovviamente di un effetto serio e importante, ma se un bambino ha bisogno della CPAP a lungo termine, vuol dire che le altre terapie per le apnee del sonno (asportazione di adenoidi e tonsille, terapia ortodontica, terapie mediche) non hanno dato risultati. A questo punto  il rischio che le apnee del sonno causino ritardo nella crescita fisica, e soprattutto nello sviluppo mentale, è notevole. In conclusione, il rischio CPAP diventa poco importante rispetto al rischio di non usarla. Si potrà rimediare più avanti agli eventuali danni estetici.

Riportiamo un articolo comparso anche nella edizione italiana della rivista USA “Dental Tribune”.

Come noto la terapia con apparecchi dentali della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSA) è utilizzata negli Stati uniti da più di 20 anni, ed ha avuto un grande sviluppo. E’ attualmente considerata la terapia di prima scelta del russamento semplice (senza apnee) e delle forme lievi e moderate di apnea del sonno.  Inoltre è suggerita, nelle forme di apnea grave, come prima alternativa alla CPAP nei casi in cui questa non è tollerata.

L’articolo che segnaliamo deriva quindi da una vastissima esperienza sul campo, e raccoglie alcune indicazione sul ruolo dei dentisti nella terapia della OSA. Per leggerlo cliccate sul link qui sotto:

Dental Tribune edizione italiana – OSA