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Congresso della Società Spagnola di medicina dentale del Sonno

22 febbraio 2011 @ 21:50

Il secondo congresso della Società Spagnola di Medicina Dentale del Sonno si è svolto a Madrid  il 18 e 19 febbraio.

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Il programma era vasto e numerose le relazioni interessanti. Ve ne segnaliamo in particolare tre:

  • Susanne Schwarting , presidente della Società Tedesca di medicina dentale del sonno, ha aggiornato la platea sulle novità nei rapporti fra medicina dentale del sonno e assicurazioni sociali. Buone notizie dagli USA, dove Medicare, la principale agenzia governativa di rimborso sanitario, ha deciso che dal 2011 gli apparecchi dentali saranno rimborsabili come presidio di prima linea nella terapia delle forme lievi e moderate di OSAS.
  • Roy Dookun, presidente della Società Britannica, ha presentato il protocollo siglato fra questa associazione e quella degli pneumologi britannici per lo screening e la diagnosi dei disturbi respiratori del sonno da parte dei dentisti.
  • Joaquin Duràn-Cantolla, pneumologo leader nella ricerca sulla OSAS in Spagna,  ha presentato una relazione ricca di spunti di grande interesse. Ve ne segnalo qualcuno a mio avviso particolarmente importante……..
    • ha detto testualmente che “La maggior parte dei pazienti hanno un disturbo respiratorio lieve o moderato. Gli apparecchi dentali sono la prima opzione terapeutica  per queste forme […]; per questo dobbiamo lavorare con i dentisti, per costruire insieme il trattamento per questi pazienti
    • ha confermato la sua opinione secondo cui l’individuazione dei pazienti con apnea del sonno va fatta con strumenti che siano il più possibile semplici: in particolare ha fatto riferimento allo “Apnealink” come ad un valido ausilio nello screeening e nella diagnosi di primo livello della OSAS.
    • ha anticipato i primi risultati di un metodo che, se la validità sarà confermata, potrebbe rivoluzionare la diagnostica della OSAS: l’analisi spettrale della voce. A quanto risulta i soggetti con apnea del sonno hanno una perdita evidente di frequenze su tutte le vocali. Non si sa ancora quanto sia elevata la sensibilità del metodo (cioè non esiste ancora certezza sufficiente che questo sistema sia in grado di individuare tutti i casi gravi di apnea del sonno), tuttavia la cosa sembra molto promettente: in pratica con una registrazione di 5 minuti della voce, realizzabile anche con un I-Phone, si potrebbe riuscire a fare una diagnosi di probabile OSAS!      Attendiamo con ottimismo l’evoluzione del metodo.

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