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Il secondo congresso della Società Spagnola di Medicina Dentale del Sonno si è svolto a Madrid  il 18 e 19 febbraio.

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Il programma era vasto e numerose le relazioni interessanti. Ve ne segnaliamo in particolare tre:

  • Susanne Schwarting , presidente della Società Tedesca di medicina dentale del sonno, ha aggiornato la platea sulle novità nei rapporti fra medicina dentale del sonno e assicurazioni sociali. Buone notizie dagli USA, dove Medicare, la principale agenzia governativa di rimborso sanitario, ha deciso che dal 2011 gli apparecchi dentali saranno rimborsabili come presidio di prima linea nella terapia delle forme lievi e moderate di OSAS.
  • Roy Dookun, presidente della Società Britannica, ha presentato il protocollo siglato fra questa associazione e quella degli pneumologi britannici per lo screening e la diagnosi dei disturbi respiratori del sonno da parte dei dentisti.
  • Joaquin Duràn-Cantolla, pneumologo leader nella ricerca sulla OSAS in Spagna,  ha presentato una relazione ricca di spunti di grande interesse. Ve ne segnalo qualcuno a mio avviso particolarmente importante……..

Il titolo rappresenta una estrema sintesi dell’articolo, appena pubblicato su “Sleep”, che riferisce i risultati di una ricerca effettuata alla Università di Pittsburgh, diretta a stabilire se esista una associazione fra i disturbi del sonno e lo sviluppo della sindrome metabolica.

La sindrome metabolica è probabilmente la principale patologia emergente nella nostra epoca. Costituisce il principale fattore di rischio per le patologie cardiovascolari (arteriosclerosi, infarto, ictus cerebrale)  che sono attualmente la prima causa di morte. Il suo aspetto più evidente è l’obesità addominale, accompagnata da una serie di indicatori, che a loro volta sono fattori di rischio cardiovascolare.

Dato che la sindrome è, come dicevamo, un problema del nostro tempo, le definizioni esatte proposte sono state diverse negli ultimi anni. Riportiamo qui di seguito quella proposta dalla IDF (International Diabetes Federation) nel 2005, e riassunta in una presentazione italiana del 2009:

  • Presenza di Obesità addominale (circonferenza vita maggiore di 94 cm per gli uomini e 80 cm per le donne), più almeno due dei seguenti fattori:
    • Pressione arteriosa maggiore di 135/85
    • Glicemia a digiuno maggiore di 100 mg/dl
    • Trigliceridi nel sangue più di 150 mg/dl
    • Colesterolo HDL (“colesterolo buono”) minore di 40 mg/dl (uomini) o di 50 mg/dl (donne)

Vediamo qui di seguito in che modo lo studio di Pittsburgh è arrivato a stabilire la correlazione fra russamento e sindome metabolica: …………….