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Articoli per la parola chiave ‘insonnia’

Sonnolenza in palestra

7 febbraio 2013 @ 00:47

D: Mi succede di addormentarmi mentre faccio esercizi di ginnastica in palestra da stesa, mi accorgo che per qualche secondo mi addormento poi inizio l’altro esercizio ma casco nel sonno di nuovo anche se cerco di stare sveglia. Forse mi rilasso troppo? oppure è una questione di ossigenazione? Attendo una vostra risposta. Grazie. Distinti saluti

R: Gentile signora Mara,

innanzitutto sarebbe interessante capire se la sonnolenza è presente solo in palestra oppure se riguarda anche altri momenti della vita. Un’idea se la può fare compilando la scala di Epworth, che trova anche su questo sito, nella pagina apposita.

Se la sonnolenza è limitata alla palestra, niente di male: vuol dire che si rilassa e che ha bisogno di farlo in quella situazione. Se è presente un eccesso di sonnolenza anche in molti altri momenti, sarà il caso di scoprirne la causa.

La più frequente ragione di sonnolenza diurna è la deprivazione del sonno notturno; il modo più semplice e sicuro per scoprirla è compilare, per almeno 2 settimane, un diario del sonno, che poi va interpretato da un medico esperto.

La seconda causa sono le patologie che disturbano il sonno: le più comuni sono la sindrome delle apnee notturne (può fare sul sito dei test che permettono di valutare la probabilità di avere questo problema), e la sindrome delle gambe senza riposo; anche l’insonnia può essere causa di sonnolenza diurna. Vi sono poi cause più rare, da valutare se si escludono quelle che ho citato.

Se lo desidera può farmi sapere quali sono i risultati che ha ottenuto nei test suggeriti.

Cordiali saluti

Dott. Franco Sacchi

Eccessiva sonnolenza diurna

3 maggio 2012 @ 23:48

D: Salve, io sono un ragazzo di 20 anni e nelle ultime settimane sto avvertendo quasi tutti i giorni, anche quando dormo a sufficienza, una strana sensazione di sonnolenza diurna che mi debilita parecchio,  anche perchè non mi permette di concentrarmi a dovere nello studio. Nei primi giorni era molto piu accentuata e il mio medico mi ha consigliato un integratore a base di creatina che probabilmente ha ridotto i casi limite, ma non ha annullato del tutto il problema; (da qualche giorno sto incontrando anche uno psicologo per alcuni problemi legati a delle specie di attacchi d’ansia, tremori, insufficienze respiratorie, tachicardie riscontrate negli ultimi 3 mesi). Cos’altro mi consigliate di fare, ne parlo con lo psicologo? Potrebbe essere legato a questi problemi che ho citato o è completamente slegato. Grazie mille.    Francesco

R: Gentile Francesco, la eccessiva sonnolenza diurna è un problema frequente, che può avere cause molto diverse fra loro.

In età giovanile, come la sua, la causa più probabile è la deprivazione di sonno notturno. Tenga presente che la deprivazione può anche essere cronica: in pratica se una persona accumula nel tempo un “debito di sonno”, questo può causare sonnolenza anche dopo una notte in cui si è dormito abbastanza. In questo caso la soluzione è ovviamente… dormire di più la notte, e naturalmente rispettare i principi base di igiene del sonno.

In modo analogo a quanto detto sopra, la sonnolenza può essere la conseguenza diurna dell’insonnia.

Ulteriore causa frequente di sonnolenza sono le apnee del sonno, di cui questo sito tratta in modo specifico. In realtà le apnee ostruttive non sono frequenti alla sua età, anche se possono verificarsi. Può farsi un’idea della gravità della sua sonnolenza, e del rischio di avere apnee nel sonno,  utilizzando i test presentati in questo sito.

Poi ci sono diverse altre patologie, meno frequenti, che possono causare sonnolenza diurna, e che richiedono una valutazione specialistica: in ogni caso credo che la cosa più opportuna sia farsi seguire da un medico esperto in medicina del sonno, che potrà determinare la causa del suo problema e consigliarle la migliore soluzione.

Può trovarlo ad esempio in un centro AIMS vicino alla sua città.

Saluti

Franco Sacchi


Intervista al “Corriere della Sera” del prof Cirignotta dell’Università di Bologna, su un tema che sta diventando sempre più attuale: la deprivazione di sonno degli adolescenti provocata dall’uso serale e notturno di computer, telefonini, e altri aggeggi elettronici.

Per leggere l’articolo cliccare sul link qui sotto:

Ragazzi vittime dell’insonnia da tecnologia attiva – Corriere della Sera.

Il titolo rappresenta una estrema sintesi dell’articolo, appena pubblicato su “Sleep”, che riferisce i risultati di una ricerca effettuata alla Università di Pittsburgh, diretta a stabilire se esista una associazione fra i disturbi del sonno e lo sviluppo della sindrome metabolica.

La sindrome metabolica è probabilmente la principale patologia emergente nella nostra epoca. Costituisce il principale fattore di rischio per le patologie cardiovascolari (arteriosclerosi, infarto, ictus cerebrale)  che sono attualmente la prima causa di morte. Il suo aspetto più evidente è l’obesità addominale, accompagnata da una serie di indicatori, che a loro volta sono fattori di rischio cardiovascolare.

Dato che la sindrome è, come dicevamo, un problema del nostro tempo, le definizioni esatte proposte sono state diverse negli ultimi anni. Riportiamo qui di seguito quella proposta dalla IDF (International Diabetes Federation) nel 2005, e riassunta in una presentazione italiana del 2009:

  • Presenza di Obesità addominale (circonferenza vita maggiore di 94 cm per gli uomini e 80 cm per le donne), più almeno due dei seguenti fattori:
    • Pressione arteriosa maggiore di 135/85
    • Glicemia a digiuno maggiore di 100 mg/dl
    • Trigliceridi nel sangue più di 150 mg/dl
    • Colesterolo HDL (“colesterolo buono”) minore di 40 mg/dl (uomini) o di 50 mg/dl (donne)

Vediamo qui di seguito in che modo lo studio di Pittsburgh è arrivato a stabilire la correlazione fra russamento e sindome metabolica: …………….

Insonnia: non dormiamoci sopra

28 novembre 2010 @ 08:00

In questo articolo, apparso il 24.10 sul Corriere Salute, si fornisce una visione generale sull’insonnia. Il problema interessa una parte importante della popolazione italana (attorno al 30%).

Ce ne parlano Lino Nobili, responsabile del Centro del Sonno dell’ospedale di Niguarda, e Liborio Parrino, del Centro di Medicina del Sonno di Parma.

Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:

Insonnia: non dormiamoci sopra – Corriere della Sera.

Mandare SMS a letto fa male al sonno

22 novembre 2010 @ 00:30

Questo articolo è apparso in novembre su Chest, la rivista dell’American College of Chest Physicians (ACCP).

Descrive un’indagine pilota su 40 studenti fra 8 e 22 anni che hanno l’abitudine di utilizzare il telefono portatile o altri strumenti elettronici stando a letto. A quanto pare i ragazzi, tutti pazienti dello stesso centro medico, usavano gli aggeggi elettronici per un tempo variabile da 10 minuti a 4 ore dopo essersi coricati. In media ogni ragazzo inviava o riceveva 33 messaggi a 3-4 persone diverse, con una media di 3404 messaggi al mese in totale.

Il 77% dei ragazzi avevano problemi persistenti. Vengono citati:

  • Durante il sonno: insonnia, eccesso di movimenti notturni, dolore agli arti inferiori.
  • Di  giorno: problemi cognitivi e di umore (ADHD, ansia, depressione, difficoltà di apprendimento)

Conclusioni:

  • Dal punto di vista scientifico, sono necessarie indagini più vaste per stabilire le correlazioni esatte. Intanto, l’uso notturno di strumenti elettronici va considerato nell’anamnesi di tutti i pazienti con problemi del sonno.
  • Dal punto di vista pratico, sembra che i dati siano sufficienti per preoccuparsi, e intervenire in modo attivo (ad esempio eliminando computer e simili dalla camera da letto dei ragazzi, o stabilendo orari consentiti e non per l’uso del telefono), per evitare danni maggiori.

Medical News: CHEST: Bedtime Texting Bad for Sleep – in Meeting Coverage, CHEST from MedPage Today.

I bambini dormono troppo poco

13 novembre 2010 @ 08:00

Intervista all’ANSA della pediatra Maria Pia Villa su un argomento di grande attualità. Sottolineati soprattutto: la deprivazione del sonno che sta diventando uno stato “normale” per molti bambini (televisione e videogames al posto della nanna), l’insonnia, e le apnee del sonno, sottovalutate anche in età pediatrica.

Ricordiamo che la prof. Villa e il suo gruppo presenteranno una relazione al prossimo congresso IPSA, che si terrà a Roma dal 3 al 5 dicembre.

Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:

Bimbi dormono meno, 30% ha problemi sonno – Scienza e Medicina – ANSA.it.