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Russare più forte causa più apnee del sonno

6 febbraio 2011 @ 13:04

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La relazione fra intensità del russamento ed entità dei disturbi respiratori del sonno è l’oggetto di un interessante studio di Maimon e Hanly, pubblicato da poco sul Journal of Clinical Sleep Medicine.

Chi russa più forte non disturba solo chi dorme vicino a lui ( soprattutto se in un rifugio di montagna come nel disegno qui sopra), ma anche se stesso: infatti  ha una probabilità di avere disturbi respiratori del sonno che è tanto maggiore quanto più intenso  è il russamento.

Il rumore del russamento è prodotto dalla vibrazione che apre e chiude le strutture molli delle alte vie respiratorie (palato molle, base della lingua, pareti laterali della faringe, epiglottide), e questo fenomeno si verifica proprio perchè le vie respiratorie sono ristrette. Quindi risulta intuitivo che eventi ostruttivi più frequenti siano associati a russamento più forte. Tuttavia gli studi su questa relazione sono pochi, e di solito sono stati effettuati su piccoli gruppi di soggetti.

Lo studio che vi segnaliamo oggi è di tipo prospettico, ed ha seguito un gruppo di 1643 persone di entrambi i sessi per due anni. Il sonno di tutti i soggetti è stato esaminato, oltre che con questionari anamnestici, con una polisonnografia eseguita in laboratorio. L’intensità del russamento è stata valutata con un fonometro digitale.

L’intensità del russamento è stata misurata in decibel (dB). Nell’interpretazione dei risultati è importante sapere che……..

  • la scala dei decibel è di tipo logaritmico, e quindi un aumento di 3 dB corrisponde al raddoppio dell’intensità del suono.
  • secondo le raccomandazioni sanitarie più diffuse nel mondo il livello massimo di rumorosità ambientale di notte dovrebbe essere di gran lunga inferiore a quello prodotto dai russatori esaminati nello studio. Citiamo in proposito un autorevole rapporto di alcuni anni fa:  “L’OMS e la Commissione della UE indicano un valore ottimale notturno di 30 dB all’interno degli ambienti abitativi, con livelli massimi non eccedenti 45 dB, quale garanzia di una buona qualità del sonno per soggetti normali; per proteggere dal disturbo del sonno gli individui maggiormente sensibili, dovrebbero essere fissati valori anche inferiori”.

Ed ecco alcuni risultati raccolti:

  • Gli uomini russavano più forte delle donne (in media 54 dB invece di 47)
  • Le persone con BMI maggiore di 30 russavano più forte (in media 55 dB invece di 49)
  • Chi aveva la circonferenza del collo maggiore di 40 cm russava più forte (55 dB invece di 50)
  • Il russamento era più forte in posizione supina (53 dB invece di 51)
  • L’intensità media del russamento su tutto il gruppo studiato era di 52 dB
  • I pazienti sono stati divisi in 5 gruppi, con valore crescente di AHI (cioè con apnee del sonno sempre più frequenti): l’intensità del russamento era tanto maggiore quanto maggiore la frequenza di apnee nel sonno.

Gli autori dello studio segnalano gli ultimi due punti citati qui sopra come le conclusioni più significative del loro lavoro, e in particolare sottolineano che l’intensità media del russamento riscontrato è superiore a quella raccomandata per evitare perdite di udito.

Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:

Does snoring intensity correlate with the severity… [J Clin Sleep Med. 2010] – PubMed result.

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