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Archivio della categoria ‘Domande e risposte’

Polisonnografia

3 dicembre 2011 @ 23:08

Domanda: Per effettuare l’esame di sonnografia, il paziente viene ricoverato? Per quanti giorni? Quali sono le modalità? Giuseppe

Risposta: Nessun ricovero: la rimando alla risposta data alcune settimane fa al sig Valerio per ulteriori informazioni

Numero di apnee accettabile

15 novembre 2011 @ 22:31

Domanda: fino a quante apnee all’ora si possono considerare nella norma? Nik

Risposta: Dipende dall’età del soggetto e dalla presenza o meno di sintomi. Il numero di apnee si misura con l’ AHI (Apnea Hypopnea Index) che è la media di apnee e ipopnee per ora di sonno, valutate con un monitoraggio del sonno. Un AHI maggiore di 5 è considerato patologico se sono presenti sintomi clinici (il più importante è la sonnolenza diurna ma ce ne sono parecchi altri, si vedano le conseguenze delle apnee). In assenza di sintomi si tende a considerare accettabile un AHI fino a 15, soprattutto se il paziente ha un’età superiore a i 70 anni.

Risvegli improvvisi

7 novembre 2011 @ 23:09

Domanda: Da un po’ di tempo soffro di apnee notturne; a volte, durante il sonno, improvvisamente, ho un sobbalzo nel letto pensando che stia morendo, mi manca l’ossigeno e spesso emetto un urlo; certe volte non me ne accorgoe la mattina dopo me lo riferisce mia moglie o mia figlia che dorme in un’altra stanza, mi dicono pure che io russo anche se io non me accorgo. Vorrei sapere da quale dottore dovrei andare, anche perchè il mio dottore curante mi ha prescritto solamente un calmante x l’ansia (XANAX).
la ringrazio anticipatamente e Le invio distinti saluti, Luigi

Risposta: Gentile signor Luigi, il suo sintomo (risvegli improvisi con senso di soffocamento) è tipico sia della sindrome delle apnee nel sonno (OSAS), sia di un altro problema che può essere anche correlato alle apnee, il reflusso-gastro-esofageo. L’ansia di solito è una conseguenza del senso di soffocamento, più che la causa del disturbo.

La diagnosi di apnee nel sonno può essere fatta da uno specialista del sonno (neurologo, pneumologo, otorinolaringoiatra, dentista, chirurgo maxillo-facciale) con una visita e soprattutto con un monitoraggio del sonno a domicilio.  Nel caso non vi siano apnee le consiglierei ulteriori accertamenti per scoprire se c’è reflusso.

Nei link che allego può trovare alcune informazioni di base su questi problemi. Se desidera una valutazione parziale ma un po’ più precisa sul rischio di OSAS può richiedere il questionario sulla apnea del sonno, glielo invieremo via e-mail. Se vuole, può informarmi su come procede il suo percorso diagnostico.

Saluti

Franco Sacchi

CPAP e alternative

14 ottobre 2011 @ 21:05

Domanda: io dormo già con la cpap vorrei sapere se ci possono essere alternative, perchè non è facile dormire .grazie. lauri53

Risposta: Certo, esistono diverse possibilità: a seconda dei casi, gli apparecchi dentali, la chirurgia maxillo-facciale e altre ancora.

Per dirle qualcosa di più preciso sul suo caso servono informazioni il più possibile dettagliate.  Se vuole, può richiedere il questionario tramite lo stesso sito.

Inoltre sarebbe utile conoscere i dati del monitoraggio del sonno che sicuramente deve aver fatto prima della CPAP (AHI, ODI, desaturazione minima…) e qualche informazione su quanto e come utilizza la CPAP.

Saluti

Franco Sacchi

Domanda: quanti giorni di  degenza?

Risposta: gentile Sig. Valerio, immagino che la sua domanda si riferisca agli apparecchi dentali per la cura del russamento e delle apnee del sonno.

Per questa terapia non è necessario nessun ricovero! La sequenza degli appuntamenti è questa: si effettua una visita specialistica per valutare se è possibile utilizzare un apparecchio dentale, e al paziente viene consegnato un apparecchio per eseguire  il monitoraggio del sonno a domicilio.  Se si conferma l’utilità dell’apparecchio dentale, al secondo appuntamento si prendono delle impronte per costruire un dispositivo su misura. Al terzo appuntamento si consegna l’apparecchio al paziente. Se necessario vi saranno controlli successivi per ottenere il giusto avanzamento della mandibola.

Nel sito può avere informazioni generali sul costo delle cure.

Saluti

Franco Sacchi

Apnea del sonno?

19 settembre 2011 @ 14:26

Domanda: Salve hanno deciso nel mio caso che soffro di apnea, a settembre dovro richiedere l”apparecchio notturno x respirare, la mia diagnosi si tratta del mio collo corto e esofago stretto, e vero che non si puo fare niente, non e curabile? nel mio caso vengo prognosticato invalido?  grazie      Mario

Risposta: Mi sembra di capire che le sia stata diagnosticata una Sindrome delle Apnee del Sonno.

Certo che è curabile, una delle terapie possibili è proprio quella che le hanno proposto (immagino si tratti di una CPAP). Ne esistono anche altre come gli apparecchi dentali e la chirurgia. la valutazione va fatta caso per caso.

La pratica di invalidità è necessaria semplicemente per avere la CPAP tramite la sua ASL (senza pagarla).

Se desidera una valutazione un po’ più approfondita può richiedere sul sito l’invio del questionario per la valutazione del rischio di apnee del sonno. Oppure può chiedere una consultazione online, descrivendo i suoi sintomi in modo più accurato possibile.

Saluti

Franco Sacchi

Domanda: e se il problema fosse solo nasale? Nonostante un’operazione effettuata al setto ed ai turbinati, di notte respiro solo coi cerottini. C’è qualche soluzione in questo caso?
Grazie                              Annamaria

Risposta: Per risponderle con precisione avrei bisogno almeno di una descrizione dei suoi sintomi.

In termini generali posso dirle che i problemi nasali possono aggravare sia il russamento che le apnee del sonno, oppure possono renderne più difficile la terapia; non accade invece mai che il naso da solo possa causare un’ostruzione della faringe tale da provocare apnee. E’ molto raro (anche se non impossibile) anche che un’ostruzione nasale da sola causi un russamento importante e abituale. Naturalmente questo non vuol dire che il naso vada trascurato: soltanto, non bisogna aspettarsi risultati impossibili.

Se desidera una valutazione un po’ più approfondita può richiedere sul sito l’invio del questionario per la valutazione del rischio di apnee del sonno. Oppure può chiedere una consultazione online, descrivendo i suoi sintomi in modo più accurato possibile.

Saluti

Franco Sacchi

Alimentazione e sonno

7 settembre 2011 @ 16:47

Domanda: Salve mi chiamo Espartaco e sono studente al terzo anno dell’università di Padova. Volevo chiedere un consiglio: per la tesi ho scelto un argomento(a parer mio)curioso e complesso al tempo stesso: alimentazione e sonno. Mi saprebbe consigliare dei siti o libri che sviluppano bene l’argomento?ho letto il libro cento risposte sul sonno ma saprebbe suggerirmi qualcosa di più specifico o dove potrei andare a cercare info?grazie mille;)    espartaco

Risposta: Caro Espartaco, scusa per il ritardo nella risposta, ma fra corsi di aggiornamento, convegni, esami da preparare e ferie… il tempo vola. L’argomento è affascinante, complimenti! Posso suggerire come inizio gli articoli citati nella bibliografia del sito. Nel frattempo ne sono usciti altri, molto significativi soprattutto per la parte pediatrica. Per me sono leggermente fuori tema, ma cercherò di inserire nel sito anche le voci più nuove, perché credo che davvero sarà un argomento sempre più importante negli anni futuri. Se vuoi qualche contatto fra persone che si occupano di alimentazione e sonno, scrivimi a dottorsacchi@gmail.com. Curiosità: studi medicina o psicologia?  Saluti Franco

Ansia o reflusso?

19 giugno 2011 @ 00:08

Domanda: Prima di addormentarmi capita spesso di avere un “principio di soffocamento”..il mio medico continua a dirmi che è l’ansia.. io continuo ad esser convinto che è tutt’altra la causa…può essere reflusso gastro-esofageo?quando avviene il regurgito bisogna per forza sentire dell’acido che viene su?a me si blocca respiro..sento “oppressione” a livello toracico….anticipati ringraziamenti.Cosa dovrei fare?

Risposta:  E’ difficile differenziare la causa del suo disturbo disponendo di cosi’ pochi elementi. Certo puo’ trattarsi di ansia, ma anche il reflusso puo’ dare sintomi simili. La sensazione di acido in bocca e’ frequente, ma non necessariamente presente. Anche la sindrome delle apnee del sonno puo’ causare risvegli con senso di soffocamento, ma si tratta appunto di risvegli, non di un disturbo che precede l’addormentamento. Se vuole un inquadramento piu’ preciso, puo’ compilare il questionario del nostro studio che le invieremo, su richiesta, al suo indirizzo e-mail: le rispondero’ in modo piu’ preciso. Auguri  

Dott. Franco Sacchi

Rischi per chi usa la CPAP

11 maggio 2011 @ 22:38

Domanda:

Quali sono i rischi per chi indossa la CPAP?

Risposta:

Gentile signora Nina,

la risposta va divisa in due parti, molto diverse fra loro. La prima riguarda gli adulti, la seconda i bambini.

1) Adulti

Non credo si possa parlare di rischi. Ci sono numerosi effetti collaterali, quasi tutti di nessuna gravità:

  • innanzitutto il fastidio per la pressione dell’aria che viene insufflata dalla CPAP può essere importante, soprattutto se la pressione è elevata (a volte è necessario che lo sia) e se il soggetto tende ad essere claustrofobo, ansioso o intollerante a questo tipo di sollecitazioni; questo disturbo spesso induce i pazienti a non usare la CPAP, oppure a usarla meno del necessario.
  • Poi ci sono altri disturbi minori, come la congestione nasale che a volte rende molto difficile l’uso dello strumento, il fastidio agli occhi se ci sono perdite dalla mascherina, a volte disturbi alla pelle del viso, soprattutto se la mascherina non è ben adattata al paziente; questi disturbi possono essere di solito superati con una buona assistenza da parte di chi applica la CPAP, ma anch’essi possono essere causa di un uso ridotto dell’apparecchio.

2) Bambini

  • Possono essere presenti gli stessi disturbi descritti sopra,
  • ma soprattutto la CPAP può causare a lungo andare una modifica della forma del viso dovuta alla pressione continua per tutta la notte della maschera sullo scheletro facciale in crescita. Si tratta ovviamente di un effetto serio e importante, ma se un bambino ha bisogno della CPAP a lungo termine, vuol dire che le altre terapie per le apnee del sonno (asportazione di adenoidi e tonsille, terapia ortodontica, terapie mediche) non hanno dato risultati. A questo punto  il rischio che le apnee del sonno causino ritardo nella crescita fisica, e soprattutto nello sviluppo mentale, è notevole. In conclusione, il rischio CPAP diventa poco importante rispetto al rischio di non usarla. Si potrà rimediare più avanti agli eventuali danni estetici.