Archivi

Articoli per la parola chiave ‘obesità infantile’

Alimentazione e sonno

7 settembre 2011 @ 16:47

Domanda: Salve mi chiamo Espartaco e sono studente al terzo anno dell’università di Padova. Volevo chiedere un consiglio: per la tesi ho scelto un argomento(a parer mio)curioso e complesso al tempo stesso: alimentazione e sonno. Mi saprebbe consigliare dei siti o libri che sviluppano bene l’argomento?ho letto il libro cento risposte sul sonno ma saprebbe suggerirmi qualcosa di più specifico o dove potrei andare a cercare info?grazie mille;)    espartaco

Risposta: Caro Espartaco, scusa per il ritardo nella risposta, ma fra corsi di aggiornamento, convegni, esami da preparare e ferie… il tempo vola. L’argomento è affascinante, complimenti! Posso suggerire come inizio gli articoli citati nella bibliografia del sito. Nel frattempo ne sono usciti altri, molto significativi soprattutto per la parte pediatrica. Per me sono leggermente fuori tema, ma cercherò di inserire nel sito anche le voci più nuove, perché credo che davvero sarà un argomento sempre più importante negli anni futuri. Se vuoi qualche contatto fra persone che si occupano di alimentazione e sonno, scrivimi a dottorsacchi@gmail.com. Curiosità: studi medicina o psicologia?  Saluti Franco

Obesità infantile 5: adolescenti

18 febbraio 2011 @ 08:00

Abbiamo visto in diversi articoli che l’obesità, nota finora per essere la causa più comune di apnee del sonno negli adulti, lo sta diventando anche nei bambini, almeno sopra i 10 anni.

L’obesità nell’infanzia e nell’adolescenza inizia per questo ad essere un  problema molto importante per chi si occupa di disturbi respiratori del sonno, e probabilmente lo sarà sempre di più nei prossimi anni.

Questo articolo comparso qualche giorno fa sul Corriere riguarda alcune possibili meccanismi causali dell’obesità nei ragazzi, e ci interessa quindi da vicino.

Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:

Adolescenti obesi (e dipendenti) – Corriere della Sera.

Un articolo appena pubblicato su Pediatrics ribadisce che nei bambini che dormono meno si ha un incremento del peso corporeo. Vi rimandiamo a questo proposito anche agli articoli scientifici sullo stesso argomento citati nella bibliografia del sito, e agli articoli pubblicati sul sito (tags: obesità infantile, deprivazione di sonno).

Sono stati studiati 300 bambini fra 4 e 10 anni. Dormivano in media 8 ore (meno delle 10 ore raccomandate per quella fascia di età). E’ stato valutato il peso corporeo in funzione delle ore di sonno dormite, ed è risultato che i bambini che dormivano di meno e avevano gli orari di sonno più irregolari avevano un rischio 4,4 volte maggiore di essere obesi  rispetto alla media. Interessante il fatto che i bambini con le stesse ore di sonno quotidiane, ma che recuperavano nel fine settimana parte delle ore perse, il rischio di riduceva alla metà (2,2 volte).

Uno degli autori, David Gozal dell’Università di Chicago, attribuisce queste differenze di peso all’azione, già nota, del sonno su due sostanze che regolano l’appetito: la privazione del sonno aumenta la Grelina (che aumenta l’appetito) e diminuisce la produzione di Leptina (che dà il senso di sazietà). Il soggetto che dorme meno ha quindi più appetito anche di giorno, mangia di più  e quindi aumenta di peso.

L’autore riassume anche altri effetti benefici del sonno sui bambini: maggior capacità di attenzione, abilità di apprendimento, migliore memoria, e conclude: se volete che i vostri figli siano felici e abbiano successo, date la priorità al sonno.

Per leggere un ampio commento all’articolo, e l’intervista a D. Gozal, cliccate sul link qui sotto:

Medical News: More ZZZs Linked to Healthier Kids – in Pediatrics, Obesity from MedPage Today.

Questo studio, appena pubblicato sul Journal of the American Medical Association, ha coinvolto quasi 9000 ragazzi, che avevano da 12 a 21 anni nel 1996; all’inizio dello studio sono stati misurati peso e altezza di tutti i soggetti.

I valori sono stati di nuovo misurati nel 2001-2002 e poi nel 2007-2009. L’obesità è stata definita per i giovani sotto i 20 anni come peso uguale o superiore al 95° percentile; per gli adulti come BMI superiore a 30. Obesità grave è stato considerato per i ragazzi un peso sopra al 120° percentile; per gli adulti un BMI superiore a 40.

Il risultato più significativo è che i ragazzi che sono obesi fra 12 e 21 anni hanno una probabilità molto elevata di avere una obesità grave da adulti: il 37% per i maschi, il 51,3% per le femmine. Il coefficiente di rischio rispetto ai non obesi è di 16 volte.

Ricordiamo che l’obesità grave è talmente correlata ad altre patologie metaboliche e cardiovascolari da essere considerata essa stessa una malattia (“morbid obesity”).

Potete leggere un commento/riassunto  su Medical News:

Medical News: Obesity in Youth Predicts More Severe Adult Weight Problems – in Primary Care, Obesity from MedPage Today.

Oppure l’abstract dell’articolo direttamente sul numero appena uscito del  JAMA:

http://jama.ama-assn.org/content/304/18/2042.short

Continua la pubblicazione di articoli sull’obesità infantile, dopo quello divulgativo, pubblicato sul Corriere della Sera il 12.10. L’articolo che vi segnaliamo oggi è apparso sul Journal of Clinical Sleep Medicine nel 2009.

Siamo abituati a considerare la sindrome delle apnee del sonno (OSAS) del bambino come una malattia del tutto diversa da quella dell’adulto, e correlarla con la ostruzione delle prime vie respiratorie dovuta soprattutto alle dimensioni eccessive di tonsille e adenoidi. Così era fino a pochi anni fa. Ora l’epidemia di obesità che dilaga nel mondo, e soprattutto (per ora) negli USA, sta cambiando anche questo paradigma: anche nei bambini l’obesità diventa una causa importante di apnee del sonno.

Lo studio esamina 234 bambini e adolescenti di età compresa fra 2 e 18 anni. Tutti i soggetti erano russatori. I ragazzi sono stati divisi in 6 gruppi di età. Il grado di obesità tende ad aumentare man mano che i soggetti crescono. Ma soprattutto l’obesità diventa sempre più importante come fattore causale delle apnee del sonno: mentre nei gruppi di età minore la maggioranza dei pazienti in cui è stata riscontrata la OSAS aveva peso nella norma, nel gruppo fra 10 e 11 anni la maggior parte dei soggetti con OSAS erano obesi; questa maggioranza diventa schiacciante nel gruppo di adolescenti fra 12 e 18 anni. La figura qui sotto, tratta e modificata dall’articolo in oggetto, descrive in modo chiaro questa tendenza.

Da Kohler et al. 2009, modificata. Cliccare sull’immagine per ingrandirla

Per leggere l’articolo (testo completo) cliccate sul link qui sotto:

Differences in the Association Between Obesity and Obstructive Sleep Apnea
Among Children and Adolescents

Ne trovate anche un riassunto commentato su Medscape: Overweight, Obesity in Teens Linked to Increased Risk for OSAS.

I bambini dormono troppo poco

13 novembre 2010 @ 08:00

Intervista all’ANSA della pediatra Maria Pia Villa su un argomento di grande attualità. Sottolineati soprattutto: la deprivazione del sonno che sta diventando uno stato “normale” per molti bambini (televisione e videogames al posto della nanna), l’insonnia, e le apnee del sonno, sottovalutate anche in età pediatrica.

Ricordiamo che la prof. Villa e il suo gruppo presenteranno una relazione al prossimo congresso IPSA, che si terrà a Roma dal 3 al 5 dicembre.

Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:

Bimbi dormono meno, 30% ha problemi sonno – Scienza e Medicina – ANSA.it.

L’allarme lanciato in questo articolo del “Corriere” può sembrare “fuori tema” per questo sito. Vi diciamo in due parole perché non è così:

L’obesità è la causa più frequente di apnea del sonno. I bambini sovrappeso saranno in gran parte adulti obesi. Si prepara quindi una vera e propria epidemia di obesità in Italia, come è già avvenuto negli Stati Uniti. E lo stesso accadrà , di conseguenza, con le apnee del sonno, la sindrome metabolica e le altre malattie correlate: cardiopatie, ictus, diabete…

L’immagine che vedete è tratta da una importante ricerca epidemiologica, pubblicata da Wang e Beydoun nel 2007. Se la si guarda con attenzione si può avere una dimensione della catastrofe silenziosa in corso in USA, e in preparazione da noi.

Cliccare sulla foto per ingrandirla

Sembra opportuno fare qualcosa subito per cambiare la vita dei nostri bambini allevati a televisione, videogiochi, bibite zuccherate e merendine ipercaloriche. In fondo non è impossibile riprendere a correre, a saltare, a mangiare frutta e bere acqua fresca…

PER LEGGERE L’ARTICOLO CLICCATE SUL LINK QUI SOTTO:

Sovrappeso la metà dei bambini italiani – Corriere della Sera.