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Archivi di ottobre, 2010

Nuovo video sulla apnea del sonno

29 ottobre 2010 @ 16:00

Pubblichiamo oggi il video “Apnea del sonno in 4 minuti“, interamente dedicato alla apnea del sonno. Il filmato presenta una piccola parte della notte di un paziente con una forma grave di sindrome delle apnee del sonno (OSAS). Nella notte si succedono senza interruzione periodi di apnea alternati a periodi di iperventilazione.

Alle immagini è abbinato la visualizzazione del tracciato del monitoraggio del sonno fatto negli stessi minuti a cui si riferisce il filmato. In questo modo lo spettatore vede in contemporanea l’apnea nel paziente, la sua rappresentazione grafica (curve di flusso dell’aria attraverso il naso) e la rappresentazione della frequenza cardiaca e della saturazione di ossigeno nel sangue. Il commento parlato spiega il significato dei diversi eventi e delle linee sul tracciato del sonno.

Le conseguenze di questa malattia (frammentazione del sonno e la sonnolenza che ne risulta, ipossia con tutti i guai che ne risultano, reflusso gastro-esofageo…) sono più facili da capire guardando in vivo cosa succede ad un paziente apnoico.

Ci auguriamo che il video contribuisca a far capire la gravità di questa malattia, così diffusa (più di un milione e mezzo di persone in Italia) e ancora così sottovalutata.

Per vedere il video cliccare sull’immagine qui sotto

ATTENZIONE:  se avete una connessione veloce potete vedere il video in alta definizione (HD) cliccando sul tasto in basso e a destra del video su 720p.  Se il video si interrompe durante la visione, utilizzate una definizione più bassa (480p di solito vanno bene), oppure aspettate un paio di minuti per dare il tempo al computer di caricare tutto.

Se avete problemi di visualizzazione potete vedere il video direttamente su youtube.

A Vigevano sabato 20 novembre ci sarà un incontro dedicato alla medicina del sonno, organizzato dalla associazione italiana odontoiatri (AIO) di Pavia. Il modulo d’iscrizione può essere compilato online.

I relatori saranno Marco Zucconi, del centro del sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano; Luca Levrini dell’Università dell’Insubria, Marzia Segù dell’Università di Pavia.

Coordinatore Raffaele Manni del centro Mondino di Pavia.

L’allarme lanciato in questo articolo del “Corriere” può sembrare “fuori tema” per questo sito. Vi diciamo in due parole perché non è così:

L’obesità è la causa più frequente di apnea del sonno. I bambini sovrappeso saranno in gran parte adulti obesi. Si prepara quindi una vera e propria epidemia di obesità in Italia, come è già avvenuto negli Stati Uniti. E lo stesso accadrà , di conseguenza, con le apnee del sonno, la sindrome metabolica e le altre malattie correlate: cardiopatie, ictus, diabete…

L’immagine che vedete è tratta da una importante ricerca epidemiologica, pubblicata da Wang e Beydoun nel 2007. Se la si guarda con attenzione si può avere una dimensione della catastrofe silenziosa in corso in USA, e in preparazione da noi.

Cliccare sulla foto per ingrandirla

Sembra opportuno fare qualcosa subito per cambiare la vita dei nostri bambini allevati a televisione, videogiochi, bibite zuccherate e merendine ipercaloriche. In fondo non è impossibile riprendere a correre, a saltare, a mangiare frutta e bere acqua fresca…

PER LEGGERE L’ARTICOLO CLICCATE SUL LINK QUI SOTTO:

Sovrappeso la metà dei bambini italiani – Corriere della Sera.

A Bologna il 27 novembre si terrà un convegno organizzato dalla ASAIS (Associazione per lo Studio e l’Analisi degli Incidenti Stradali) e dalla Università di Bologna. Uno dei temi centrali sarà la sindrome delle apnee del sonno e la sua capacità di provocare sonnolenza diurna, che a sua volta è una delle prime cause di incidenti stradali (“colpo di sonno”).

Per maggiori informazioni clicca sul link qui sotto:

asais.pdf (Oggetto application/pdf).

La stampa italiana ha ripreso nei giorni scorsi un’intervista al medico australiano  O’Donoghue sullo studio presentato da poco ad un congresso sul sonno, svoltosi a Christchurch. Sembra che il gruppo di ricercatori di Melbourne abbia trovato evidenza di lesioni cerebrali organiche in pazienti con sindrome delle apnee del sonno (OSAS).

E’ noto da tempo la OSAS causa disturbi cognitivi, e che alcuni di questi non sembrano del tutto reversibili neanche con la terapia; in precedenza lo stesso gruppo di ricerca non aveva evidenziato cambiamenti organici (variazione di volume di aree specifiche) in pazienti con apnea del sonno. La scoperta di lesioni anatomiche specifiche potrebbe essere un passo avanti verso una maggiore conoscenza di questa conseguenza importante della OSAS. Si attendono ulteriori studi e conferme.

Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:

Russare riduce memoria e coordinazione l’apnea nel sonno fa danni al cervello – Repubblica.it.

Questo articolo, scritto da un membro della Società americana di medicina dentale del sonno (American Academy of Dental Sleep Medicine, AADSM), fornisce un riassunto delle diverse opzioni terapeutiche per l’apnea del sonno, e un confronto fra le varie possibilità di cura. Interessante il consiglio di usare la CPAP, e non gli apparecchi dentati, nei casi di obesità estrema, a prescindere dalla gravità della OSAS.

Rispetto agli standard italiani, i dati sull’utilizzo effettivo della CPAP sembrano un po’ pessimisti, ma d’altra parte numerosi studi sembrano confermare che in USA la situazione sia questa.

Chi non ha familiarità con l’inglese scientifico può leggere l’articolo inserendo il link nella casella del traduttore google. il risultato non è perfetto ma si capisce bene il senso dello scritto.

Per leggere direttamente il testo inglese cliccare qui sotto:

Press Release – Libertyville, Illinois: The Best Sleep Apnea Treatment: CPAP vs. Oral Appliances. A Question of Compliance and Effectiveness. Oral Appliances Win the Compliance Award. Snoring Can Be Cured!.

Nell’ambito del 22° Congresso della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO), che si tiene a Firenze (Centro congressi di Fortezza da Basso) nei giorni dal 24 al 27 novembre , vi sarà un corso di perfezionamento sull’uso degli apparecchi dentali nella terapia del russamento e della sindrome delle apnee del sonno.

Il relatore di punta sarà il professor Alan Lowe, canadese, uno dei primi al mondo a fare ricerca clinica sugli apparecchi dentali, e inventore del primo apparecchio dentale regolabile, il Klearway. E’ un’altra occasione, dopo il I congresso della SIMSO a cui hanno partecipato K. Thornton e S. Schwarting, per ascoltare cos’ha da dirci un relatore di fama mondiale sullo stato dell’arte in medicina dentale del sonno. Seguiranno numerose altre relazioni di notevole interesse.

Nei giorni 25-26 novembre si terrà a Peschiera del Garda (VR) un convegno dedicato alla medicina del sonno. Il giovedì 25 il tema sarà “Sonno e malattie neurodegenerative”, mentre il giorno seguente si terranno due workshop (in sedi diverse). Il primo avrà come tema “Approccio chirurgico alla apnee ostruttive del sonno”. Il secondo invece sarà dedicato alle  “Metodiche neurofisiologiche nella medicina del sonno”.

Programma completo e moduli di iscrizione al link qui sotto:

peschiera.pdf (Oggetto application/pdf)

La seconda relazione tenuta a Brema dal professor Sullivan è stata interamente dedicata ai compiti della medicina dentale del sonno.

Il suo giudizio globale, come si vede anche dal titolo della relazione, è che questi compiti siano sempre più importanti sia a livello diagnostico che terapeutico.

Ci sembra particolarmente significativo che il riconoscimento del ruolo dei dentisti, che in Italia non si è ancora affermato del tutto, venga proprio dall’uomo che ha inventato la CPAP.

Il relatore ha schematizzato i compiti degli odontoiatri nel modo seguente: ………………

  • Ruolo nella diagnosi
  • Ruolo nella terapia degli adulti
  • Ruolo nella terapia dei bambini
    • Espansione rapida del palato
    • Correzione delle II classi scheletriche
  • Ruolo nel trattamento chirurgico
  • Ruolo nella prevenzione
    • L’intervento ortodontico precoce nel bambino evita molti casi di OSAS nell’adulto

Sullivan ha insistito, come già in precedenza, sul ruolo della prevenzione: è importante intervenire prima che l’apnea del sonno diventi grave.

Sappiamo che il 10% dei bambini russa. Questi bambini devono essere intercettati prima che si manifestino i sintomi classici della apnea del sonno, ben conosciuti dagli ortodontisti: la tipica “facies adenoidea” con occhi arrossati, bocca semi-aperta, aspetto insonnolito. Il relatore ha citato un libro del 1909 dove si illustravano le trasformazioni miracolose che la asportazione di adenoidi e tonsille provocava in questi bambini (parte II, capitolo V “Mouth breathing” del libro “CIVICS AND HEALTH” di W. Allen). Da allora dovremmo aver fatto qualche passo avanti.

A proposito della apnea del sonno nei bambini: il fatto che si consideri patologico nel bambino anche un solo episodio di apnea/ora non è certo dovuto alle conseguenze di quell’unica apnea, ma ai grossi sforzi che il bambino fa per respirare nei restanti 59 minuti! Sullivan ci ha fatto sentire il respiro sibilante (hissing breathing) che non è russamento e nemmeno apnea, ma l’espressione di questi sforzi per far passare l’aria attraverso la faringe ristretta. E’ una cosa simile a ciò che accade agli adulti con OSAS grave, ma qui non c’è apnea. Inoltre i noti meccanismi che legano reciprocamente la forma alla funzione fanno sì che si instauri un circolo vizioso: il lume faringeo ristretto provoca ostruzione respiratoria; questa, a sua volta, provoca lo sviluppo insufficiente delle vie aeree e così via. Questo cerchio va spezzato e l’intervento che va realizzato è innanzitutto quello ortodontico, seguito eventualmente dalla asportazione di tonsille e adenoidi.

La prevenzione è importante anche negli adulti, soprattutto nei giovani: un giovane russatore andrà molto probabilmente incontro a forme anche gravi di apnea in futuro. Non è detto che ogni caso di russamento vada sistematicamente trattato, ma sicuramente bisogna seguire questi pazienti nel tempo, valutare intensità e durata del russamento, e soprattutto controllare che non compaiano ipertensione arteriosa, sonnolenza o altri sintomi, e che l’ostruzione respiratoria non si aggravi col passare degli anni e con eventuali aumenti di peso.

Alla domanda su quali siano gli aspetti più importanti della ricerca attuale sui disturbi respiratori del sonno (SDB), Sullivan ha segnalato tre aree di ricerca che a suo avviso sono oggi fondamentali:

  1. Lo studio del ruolo dei disturbi respiratori del sonno nella gestosi. Siamo sicuri che gli SDB siano la prima causa di ipertensione nel terzo trimestre di gravidanza. Non c’è di solito apnea del sonno ma ostruzione respiratoria, che non sembra essere la causa diretta della gestosi ma un fattore che scatena una patologia micro-vascolare latente. Gli apparecchi dentali potrebbero essere un ottimo strumento in questi casi, a condizione di produrli abbastanza in fretta.
  2. La pediatria. Abbiamo già riferito dell’importanza della ortodonzia.
  3. Gli strumenti che attualmente usiamo per lo studio del sonno sono obsoleti, e i tempi di attesa scoraggianti, soprattutto per forme acute come quella, appena citata, del terzo trimestre di gravidanza (ci serve fare lo studio del sonno stasera e la terapia domani!). Anche per i bambini i tempi devono essere molto brevi. La ricerca deve produrre dispositivi che siano affidati al paziente a domicilio e che producano risultati pressoché istantanei.

Si è tenuto a Brema il 10° congresso della società tedesca di medicina dentale del sonno (DGZS). La conferenza più importante è stata quella tenuta da Colin Sullivan, lo pneumologo australiano che nel 1980 ha inventato la CPAP. Inventato è la parola esatta, perchè l’idea di curare l’ostruzione respiratoria che causa le apnee del sonno con un apparecchio che insuffli aria a pressione positiva non era venuta a nessuno in precedenza. In effetti l’intervento di Sullivan a Brema è stato la somma di due relazioni. Proviamo qui a riassumere i punti essenziali della prima. Dedicheremo alla seconda un altro articolo……………………….