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L’ipertensione fa male… soprattutto se compare di notte.

14 novembre 2010 @ 08:00

L’articolo che vi segnaliamo, appena pubblicato sul Journal of Hypertension, descrive uno studio multicentrico  effettuato su una casistica molto estesa: quasi 9000 persone, seguite per più di 10 anni in media.  In questa popolazione appare significativo il contributo della ipertensione arteriosa notturna, anche isolata, alla mortalità e al rischio di eventi cardio-vascolari, fatali e non fatali. Cioè, anche se la pressione arteriosa misurata di giorno appare normale, l’aumento pressorio notturno crea problemi, più gravi di quelli causati da un aumento solo diurno.

Va tenuto presente, anche se purtroppo l’articolo non fa cenno a questo aspetto,  che nella sindrome delle apnee del sonno (OSAS) si hanno ripetuti episodi di iperattività del sistema simpatico (“scariche di adrenalina”) durante la notte; questo causa  un aumento fasico della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa notturna. La OSAS è la prima causa nota dell’ipertensione in generale, in particolare di quella notturna. Per una illustrazione visiva di questo meccanismo rimandiamo al video “Apnea del sonno in 4 minuti“. L’effetto può poi estendersi ad un aumento della pressione arteriosa anche di giorno, ma l’evento primario resta l’incremento notturno.

Sarebbe stato interessante includere in questo studio, così lungo e complesso, anche i dati polisonnografici o almeno una ricerca anamnestica dei disturbi respiratori del sonno. Probabilmente la ricerca della cause dell’ipertensione notturna non rientrava negli scopi del lavoro, oppure lo studio è stato progettato prima che gli esperti in ipertensione considerassero la OSAS come causa importante degli innalzamenti pressori.

Per leggere l’abstract dell’articolo cliccare sul link qui sotto:

Prognostic value of isolated nocturnal hypertensio… [J Hypertens. 2010] – PubMed result.

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