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Articoli per la parola chiave ‘klearway’

Nell’ambito del 22° Congresso della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO), che si tiene a Firenze (Centro congressi di Fortezza da Basso) nei giorni dal 24 al 27 novembre , vi sarà un corso di perfezionamento sull’uso degli apparecchi dentali nella terapia del russamento e della sindrome delle apnee del sonno.

Il relatore di punta sarà il professor Alan Lowe, canadese, uno dei primi al mondo a fare ricerca clinica sugli apparecchi dentali, e inventore del primo apparecchio dentale regolabile, il Klearway. E’ un’altra occasione, dopo il I congresso della SIMSO a cui hanno partecipato K. Thornton e S. Schwarting, per ascoltare cos’ha da dirci un relatore di fama mondiale sullo stato dell’arte in medicina dentale del sonno. Seguiranno numerose altre relazioni di notevole interesse.

CONGRESSO AADSM DI SAN ANTONIO

Segnaliamo una relazione presentata al 19° congresso annuale della associazione americana di medicina del sonno odontoiatrica (AADSM)  su uno studio cross-over di confronto fra due apparecchi dentali, il Klearway e il TAP.

Gli autori (Bishop et al) sono un gruppo di ricerca dell’Università di San Antonio (Texas, USA), la città che ha ospitato il congresso nel giugno 2010.  Il riassunto della relazione è pubblicato su Sleep and Breathing nel numero di settembre 2010.

I due apparecchi oggetto dello studio sono fra i più conosciuti nel mondo

  • il Klearway è stato il primo apparecchio regolabile inventato specificamente per la terapia della apnea del sonno, dal gruppo canadese di Lowe.
  • il TAP (Thornton Adjustable Positioner) è probabilmente il dispositivo più usato nel mondo allo stesso scopo

KLEARWAY

TAP

Lo studio ha coinvolto 25 pazienti con apnea del sonno. Tutti i pazienti sono stati valutati, prima della cura, con una serie di questionari e con un monitoraggio del sonno. Poi è stato applicato il primo apparecchio, per il tempo necessario ad ottenere la titolazione, cioè l’avanzamento ideale dell’apparecchio stesso. Alla fine è stata rifatta la valutazione completa del paziente. Dopo un periodo senza alcuna terapia, tutta la procedura è stata ripetuta per il secondo apparecchio (studio cross-over secondo uno schema AB/BA.

RISULTATI: a titolazione avvenuta, il risultato dello studio del sonno è risultato identico per i due dispositivi, così come i test sulla situazione soggettiva (ESS e altri) che valutano il livello di cura della apnea del sonno. Tuttavia la maggior parte dei pazienti ha espresso una preferenza per il TAP, in relazione al minore ingombro dell’apparecchio.

Gli autori concludono che è opportuno preferire dispositivi che siano, oltre che regolabili, anche meno invasivi possibile .

Non possiamo che essere d’accordo, e vi segnaliamo che al momento sono disponibili apparecchi ancora meno invasivi del TAP, come ad esempio lo ORM e il Silensor. Il comfort del dispositivo non è ovviamente l’unico criterio di scelta, ma è tuttavia importante per ottenere una buona aderenza alla terapia.