Articoli per la parola chiave ‘ipertensione arteriosa’
16-17 aprile: corso sulla OSAS a Milano
Si terrà a Milano, nei giorni giovedì e venerdì 16-17 aprile, presso l’ospedale San Raffaele Turro il corso ““I disturbi respiratori nel sonno e patologie cardiovascolari: nuove evidenze scientifiche”.
Direttore del corso sarà il dott. Alberto Braghiroli
Per scaricare la locandina del corso cliccare sul link qui sotto:
Russamento e ipertensione arteriosa
Domanda: Mi chiedevo se fosse vero che, chi ha problemi di russamento durante la notte ha una tendenza all’ipertensione appena sveglio. grazie Angela
Risposta: Si, la sua preoccupazione è giustificata. La presenza di russamento abituale, soprattutto se intenso, anche in assenza di una vera sindrome delle apnee del sonno aumenta la probabilità di ipertensione arteriosa, innanzitutto notturna ma in seguito anche diurna.
Può approfondire l’argomento nelle pagine del sito dedicate al russamento “semplice”, alle conseguenze dell’ipossia e ai risultati della terapia, e, se lo desidera, negli articoli scientifici citati in queste pagine.
Saluti
Franco Sacchi
STOP-BANG: 8 domande per valutare il rischio di apnea del sonno
Da oggi inseriamo nel sito, insieme agli altri test per consentirvi di valutare se siete a rischio di avere una sindrome delle apnee del sonno, anche il QUESTIONARIO STOP-BANG.
Il nome un po’ buffo, da film poliziesco, deriva dalle iniziali inglesi delle 8 parole chiave del questionario (si veda la pagina del sito per le domande complete):
S (snore = russi) : Russi forte?
T (tired = stanco) : Ti senti spesso stanco?
O (Observed = osservato) : Qualcuno ha notato arresti del tuo respiro di notte?
P (Pressure = pressione arteriosa) la quarta: Hai la pressione alta?
B (BMI, Body Mass index = Indice di massa corporea): Il tuo BMI è superiore a 35?
A (AGE =età): La tua età è superiore a 50 anni?
N (Neck = collo): La tua circonferenza del collo è superiore a 40 cm?
G (Gender = genere, sesso): Sei maschio?
Come si vede si tratta di domande semplici a risposte nette (si/no). Vediamo di seguito le caratteristiche tecniche che portano a ben considerare questo strumento diagnostico………………
Questionario STOP-BANG per valutare la probabilità di apnea del sonno
Il questionario che vi presentiamo in questa pagina serve a valutare in modo semplice e veloce il rischio che correte di soffrire di apnee ostruttive del sonno. Lo scopo è analogo a quello della formula di Flemons, con la quale ha in comune diverse domande.
La storia e il significato del test sono descritti nell’articolo “STOP-BANG 8 domande…”.
Per fare il test rispondi alle domande qui sotto (NB – se non conosci il tuo BMI puoi ricavarlo dalla pagina apposita) :
Comincia il test
Stop Bang
L’ipertensione fa male… soprattutto se compare di notte.
L’articolo che vi segnaliamo, appena pubblicato sul Journal of Hypertension, descrive uno studio multicentrico effettuato su una casistica molto estesa: quasi 9000 persone, seguite per più di 10 anni in media. In questa popolazione appare significativo il contributo della ipertensione arteriosa notturna, anche isolata, alla mortalità e al rischio di eventi cardio-vascolari, fatali e non fatali. Cioè, anche se la pressione arteriosa misurata di giorno appare normale, l’aumento pressorio notturno crea problemi, più gravi di quelli causati da un aumento solo diurno.
Va tenuto presente, anche se purtroppo l’articolo non fa cenno a questo aspetto, che nella sindrome delle apnee del sonno (OSAS) si hanno ripetuti episodi di iperattività del sistema simpatico (“scariche di adrenalina”) durante la notte; questo causa un aumento fasico della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa notturna. La OSAS è la prima causa nota dell’ipertensione in generale, in particolare di quella notturna. Per una illustrazione visiva di questo meccanismo rimandiamo al video “Apnea del sonno in 4 minuti“. L’effetto può poi estendersi ad un aumento della pressione arteriosa anche di giorno, ma l’evento primario resta l’incremento notturno.
Sarebbe stato interessante includere in questo studio, così lungo e complesso, anche i dati polisonnografici o almeno una ricerca anamnestica dei disturbi respiratori del sonno. Probabilmente la ricerca della cause dell’ipertensione notturna non rientrava negli scopi del lavoro, oppure lo studio è stato progettato prima che gli esperti in ipertensione considerassero la OSAS come causa importante degli innalzamenti pressori.
Per leggere l’abstract dell’articolo cliccare sul link qui sotto:
Prognostic value of isolated nocturnal hypertensio… [J Hypertens. 2010] – PubMed result.
Risultati del trattamento con apparecchi dentali
Nelle pagine correlate a questa diamo conto dei risultati ottenuti con gli apparecchi dentali. Gli strumenti utilizzati sono, per gli studi effettuati fino al 2005-2006, alcune fra le principali revisioni della letteratura scientifica sull’argomento. Gli studi publicati negli anni successivi (alcuni di questi sono molto importanti) sono stati descritti a parte.
Per comodità di lettura i risultati sono stati divisi in quattro parti:
- Risultati sul russamento
- Risultati sulla sonnolenza diurna
- Risultati sulla ipertensione arteriosa
- Risultati sulle apnee del sonno (cioè sulla riduzione degli indici di apnea come lo AHI)
Brochure sul russamento e le apnee del sonno 1
Vi segnaliamo che nel sito “Slideshare” si trova una brochure destinata ai pazienti che desiderano informazioni su russamento e apnea del sonno.
Le informazioni riassumono in parte quelle che potete trovare nelle pagine del sito (russamento, apnee del sonno e pagine correlate) . Il linguaggio e la presentazione grafica sono però più agili e molto più sintetiche, e quindi questo tipo di pubblicazione è adatto a chi vuole acquisire in brevissimo tempo le informazioni basilari su questo argomento.
Se desiderate vedere le immagini della presentazione a schermo intero cliccate su menu – view full screen (in basso a sinistra nel riquadro).
Se avete difficoltà a vedere la presentazione cliccate qui sotto sul titolo:Smettere di russare per vivere meglio
Articoli scientifici sulla OSAS
1) Alcune revisioni della letteratura, con bibliografia molto completa:
- Obstructive Sleep Apnea Caples Sean M, Apoor S. Gami, Virend K. Somers – Focus (annals of internal medicine, 2005)
- Obstructive sleep apnoea Flemons Ward W – NEJM 2002
- Obstructive sleep apnoea Malhotra A, White DP – Lancet, 2002 (ABS)
- Sleep Apnea White David P. – Proc Am Thorac Soc, 2006
- Pathophysiology of Adult Obstructive Sleep Apnea Eckert Danny J. and Atul Malhotra – Proc Am Thorac Soc Vol 5. pp 144–153, 2008
2) Anatomia comparata : OSA e acquisizione del linguaggio
- The Great Leap Forward: the anatomic basis for the acquisition of speech and obstructive sleep apnea Davidson TM Sleep medicine, 2003
3) Informazioni cliniche, soprattutto su presentazioni atipiche della malattia:
- Adult Obstructive Sleep Apnea Pathophysiology and Diagnosis Patil Susheel P., Hartmut Schneider, Alan R. Schwartz, and Philip L. Smith Chest, 2007
4) Epidemiologia, studi sulla mortalità da OSAS e sulla correlazione con l’ipertensione arteriosa
- Mortality and apnea index in obstructive sleep apnea. Experience in 385 male patients He J, M H Kryger, F J Zorick, W Conway, and T Roth Chest, 1988
- Sleep Disordered Breathing and Mortality: Eighteen-Year Follow-up of the Wisconsin Sleep Cohort Young Terry, Laurel Finn, Paul E. Peppard, Mariana Szklo-Coxe, Diane Austin, F. Javier Nieto, Robin Stubbs, and K. Mae Hla Sleep, 2008
- Prospective Study of the Association between Sleep-Disordered Breathing and Hypertension Peppard Paul E., Terry Young, Mari Palta,, and James Skatrud NEJM, 2000
- Sleep-related breathing as a of hypertension: fact or fiction? Silverberg, Donald S; Oksenberg, Arie; Iaina, Adrian Current opinion in Nephrology and Hypertension, 1998 No ABS
- Sleep apnea as a risk factor for hypertension Sharabi Yehonatan, Yaron Dagan and Ehud Grossman Current Opinion in Nephrology and Hypertension, 2004
- Sleep Apnea and Cardiovascular Disease Somers Virend K., David P. White, Raouf Amin, William T. Abraham, Fernando Costa, Antonio Culebras, Stephen Daniels, John S. Floras, Carl E. Hunt, Lyle J. Olson, Thomas G. Pickering, Richard Russell, Mary Woo, Terry Young Circulation, 2008
5) OSAS e incidenti stradali:
- Sleepiness, Driving and accidents: sleep-disordered breathing and motor vehicle accidents Young T, J Blustein, L Finn, M Palta Sleep, 1997 Sleep Vol20No8
- The association between Sleep Apnea and the risk of traffic accidents Teràn-Santos J., A. Jimenez-Gomez, J. Cordero-Guevara, and theroup Burgos-Santander NEJM, 1999
6) OSAS e insufficienza cardiaca
- Influence of Obstructive Sleep Apnea on Mortality in Patients With Heart Failure Wang Hanqiao, John D. Parker, Gary E. Newton, John S. Floras, Susanna Mak, Kuo-Liang Chiu, Pimon Ruttanaumpawan, George Tomlinson, Douglas Bradley, Toronto, Ontario, Canada J Am Coll Cardiol, 2007
7) OSAS e infarto del miocardio
- Long-term cardiovascular outcomes in men with obstructive sleep apnoea-hypopnoea with or without treatment with continuous positive airway pressure: an observational study Marin J., S. Carrizo, E. Vicente, A. Agusti The Lancet, Volume 365, Issue 9464, Pages 1046-1053
8) OSAS e aterosclerosi
- Obstructive Sleep Apnea and Atherosclerosis A New Paradigm Lorenzi-Filho Geraldo, Luciano F. Drager – AJRCCM, 2007
- Chronic Intermittent Hypoxia Induces Atherosclerosis Savransky Vladimir, Ashika Nanayakkara, Jianguo Li, Shannon Bevans, Philip L. Smith, Annabelle Rodriguez, and Vsevolod Y. Polotsky – AJRCCM, 2007
Conseguenze dell’ipossia
L’arresto periodico della respirazione durante il sonno causa ipossiemia (cioè diminuzione della quantità di ossigeno presente nel sangue arterioso), e questa a sua volta provoca ipossia periferica: diminuisce l’ossigenazione dei tessuti del corpo. Lo stesso motivo (l’ostruzione respiratoria) determina anche ipercapnia (aumento della concentrazione di anidride carbonica nel sangue). Entrambi i fenomeni provocano la risposta dei meccanismi deputati a gestire le situazioni di deficit respiratorio: si tratta di una situazione di emergenza e il nostro corpo reagisce prontamente. La cascata di eventi che si viene a determinare è complessa; per una descrizione completa si rimanda agli articoli sulla OSAS. (1,2,3,4,5,6,7)
Molto schematicamente riassumiamo i fenomeni che accadono:
- Ipossia e risvegli attivano il sistema nervoso simpatico ( che in condizioni normali è poco attivo durante gran parte delle ore di sonno), con aumento di produzione di adrenalina e altri mediatori chimici tipici delle situazioni di stress. Questo meccanismo agisce in sinergia con le alterazioni “fisiche” causate dalle apnee, cioè dall’aumento della pressione negativa intratoracica (vedi reflusso gastro-esofageo), causando una alterazione della dinamica della circolazione del sangue. Ne risultano vasocostrizione, aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, aumento del ritorno venoso al cuore (cosiddetto pre-carico) e della resistenza al flusso arterioso (post-carico).
- L’ipossia e la ipercapnia attivano anche altri meccanismi complessi, che sono stati indagati soprattutto negli ultimi anni:
- Aumenta la coagulabilità del sangue che provoca un aumento del rischio di trombosi.
- Si crea anche una disfunzione endoteliale, con aumento di produzione della endotelina (che è un vasocostrittore periferico) e diminuzione della produzione di ossido nitrico (che invece dilata i vasi).
- Aumenta la liberazione di mediatori dell’infiammazione (proteina C reattiva, citochine infiammatorie e altri).
- L’ipossia crea anche stress ossidativo vascolare.
Tutti questi eventi contribuiscono a determinare una sofferenza vascolare periferica, i cui effetti si sommano a quelli descritti al punto 1) nel provocare una serie di conseguenze gravi e importanti:
- IPERTENSIONE ARTERIOSA. Fra tutte le conseguenze della OSAS è la più studiata e documentata. La probabilità di avere un innalzamento di pressione arteriosa aumenta in modo lineare con l’aumentare della gravità della OSAS. La OSAS è la più importante causa conosciuta di ipertensione arteriosa (Young 1996 e 2004, Portaluppi 1997, Silverberg 1998, Peppard 2000, Sharabi 2004). Pubblicheremo a breve una pagina dove si descrivono in modo più dettagliato le relazioni fra apnee del sonno e ipertensione.
- CARDIOPATIA CORONARICA, con aumentata frequenza di INFARTO DEL MIOCARDIO E ANGINA PECTORIS. La frequenza e la gravità di queste patologie sono aumentate sia a causa di tutti i meccanismi descritti sopra, sia dalla ipertensione arteriosa associata. (Caples 2005, Marin 2005)
- ICTUS CEREBRALE E T.I.A. (incidenti ischemici transitori) sono anch’essi notevolmente più frequenti in soggetti con OSAS (Shahar 2001, Arzt et al. 2005)
- ARITMIE CARDIACHE di diversi tipi, in particolare la fibrillazione atriale, sono correlate in modo significativo con le apnee del sonno (Mehra et al. 2005, Stevenson et al 2008)
- INSUFFICIENZA CARDIACA: gli studi effettuati finora suggeriscono una forte correlazione con la OSAS, e anche un netto miglioramento della prognosi della insufficienza cardiaca se la OSAS viene trattata. (Shahar 2001, Wang 2007)
- DIABETE: la OSAS causa un aumento della resistenza all’insulina e della glicemia a digiuno. La correlazione con la frequenza del diabete è ancora oggetto di studi. Sembra accertato che il diabete in soggetti con OSAS tende ad essere più grave e più difficile da curare. (Shaw 2008)
- Malattie oculari: la sindrome delle apnee del sonno è una delle due cause principali del GLAUCOMA A BASSA PRESSIONE. Per altre patologie oculari ci sono studi in corso.