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Archivi di 2010

L’articolo che vi segnaliamo recensisce un lavoro apparso da pochi giorni su Diabetes. Si tratta di una sperimentazione fatta su una deprivazione acuta di sonno, ma sembra ragionevole ipotizzare che qualcosa di simile accada anche nella mancanza cronica di sonno. Potrebbe essere uno dei meccanismi a cui si deve la tendenza all’aumento di peso riscontrata in chi dorme poco.

Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:

Dormire poco aumenta la resistenza all’insulina!
Questo link vi manda sul sito di una rivista medica italiana online (Cardiolink – Diabelink); per leggerlo dovreste registrarvi (senza spese o impegni di sorta) alla rivista.

Se preferite,  potete leggere direttamente l’abstract dell’articolo (in inglese) su Diabetes.

L’articolo che vi segnaliamo, appena pubblicato sul Journal of Hypertension, descrive uno studio multicentrico  effettuato su una casistica molto estesa: quasi 9000 persone, seguite per più di 10 anni in media.  In questa popolazione appare significativo il contributo della ipertensione arteriosa notturna, anche isolata, alla mortalità e al rischio di eventi cardio-vascolari, fatali e non fatali. Cioè, anche se la pressione arteriosa misurata di giorno appare normale, l’aumento pressorio notturno crea problemi, più gravi di quelli causati da un aumento solo diurno.

Va tenuto presente, anche se purtroppo l’articolo non fa cenno a questo aspetto,  che nella sindrome delle apnee del sonno (OSAS) si hanno ripetuti episodi di iperattività del sistema simpatico (“scariche di adrenalina”) durante la notte; questo causa  un aumento fasico della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa notturna. La OSAS è la prima causa nota dell’ipertensione in generale, in particolare di quella notturna. Per una illustrazione visiva di questo meccanismo rimandiamo al video “Apnea del sonno in 4 minuti“. L’effetto può poi estendersi ad un aumento della pressione arteriosa anche di giorno, ma l’evento primario resta l’incremento notturno.

Sarebbe stato interessante includere in questo studio, così lungo e complesso, anche i dati polisonnografici o almeno una ricerca anamnestica dei disturbi respiratori del sonno. Probabilmente la ricerca della cause dell’ipertensione notturna non rientrava negli scopi del lavoro, oppure lo studio è stato progettato prima che gli esperti in ipertensione considerassero la OSAS come causa importante degli innalzamenti pressori.

Per leggere l’abstract dell’articolo cliccare sul link qui sotto:

Prognostic value of isolated nocturnal hypertensio… [J Hypertens. 2010] – PubMed result.

I bambini dormono troppo poco

13 novembre 2010 @ 08:00

Intervista all’ANSA della pediatra Maria Pia Villa su un argomento di grande attualità. Sottolineati soprattutto: la deprivazione del sonno che sta diventando uno stato “normale” per molti bambini (televisione e videogames al posto della nanna), l’insonnia, e le apnee del sonno, sottovalutate anche in età pediatrica.

Ricordiamo che la prof. Villa e il suo gruppo presenteranno una relazione al prossimo congresso IPSA, che si terrà a Roma dal 3 al 5 dicembre.

Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:

Bimbi dormono meno, 30% ha problemi sonno – Scienza e Medicina – ANSA.it.

Pennichella: quali i pro e i contro?

12 novembre 2010 @ 08:00

Segnaliamo un articolo del Corriere sulla igiene del sonno; l’obiettivo è in particolare l’uso, frequente nei paesi mediterranei, della pennichella pomeridiana. L’intervistato è il prof Cirignotta della Università di Bologna, che fornisce alcuni consigli in merito.

Per leggere l’articolo cliccare sul link qui sotto:

Pennichella: quali i pro e i contro? – Corriere della Sera.

…   , e di notte lo sento russare e a volte ho la sensazione che vada in apnea. Volevo sapere se una visita specialistica nel suo studio possa essere indicata.

Risposta:

Certamente il bambino va visitato per valutare il rischio di apnea del sonno, e sottoposto ad esame di monitoraggio. Si vedrà poi se è opportuno iniziare con una terapia ortodontica o di tipo otorino-laringoiatrico.

off

Il questionario STOP-BANG è uno dei vari metodi escogitati per valutare, in modo semplice ed economico, la probabilità che un soggetto soffra di apnee ostruttive del sonno. L’elaborazione del questionario è recente (le prime pubblicazioni sono del 2008), ma il metodo ha già guadagnato molta popolarità, soprattutto fra gli anestesisti, per la semplicità e l’efficacia predittiva. Pubblicheremo fra breve una pagina che inserisce il questionario fra i test eseguibili sul sito.

Lo studio a cui ci riferiamo, pubblicato su una importante rivista di Otorinolaringoiatria, ha coinvolto 135 pazienti, operati per diverse patologie in tre giorni consecutivi in un importante ospedale negli USA. I risultati dimostrano che l’uso del questionario ha una elevatissima capacità di predire il rischio di complicanze post-operatorie:

  • Il 19,6% dei pazienti con un punteggio alto (cioè ad alta probabilità di OSAS) ha presentato complicazioni dopo i diversi interventi chirurgici
  • Solo il 1,3% dei pazienti  con punteggio basso al questionario STOP-BANG ha avuto complicazioni

Per leggere l’abstract dell’articolo, cliccate sul link qui sotto:

Arch Otolaryngol Head Neck Surg — Abstract: Obstructive Sleep Apnea Syndrome and Postoperative Complications: Clinical Use of the STOP-BANG Questionnaire, October 2010, Vasu et al. 136 (10): 1020

Un commento interessante a questo articolo è uscito anche su “MedPage Today” del 10 ottobre 2010:

http://www.medpagetoday.com/Surgery/Otolaryngology/22823

Un articolo su questo argomento, recentemente apparso su Annals of Internal Medicine ha richiamato molta attenzione anche da parte della stampa non specializzata (Los Angeles Times). Il titolo è appunto:

Insufficient Sleep Undermines Dietary Efforts to Reduce Adiposity

Il tema importante e merita di essere conosciuto da tutti.  Il campione statistico è piccolo, ma le conclusioni sembrano confermare, da un punto di vista diverso, quelle di diversi lavori precedenti.Vi rimandiamo agli articoli su mancanza di sonno e aumento di peso presenti nella bibliografia del sito, e ai consigli sul sonno forniti da Bill Dement nel 1997.

Come sempre consigliamo a chi non ha familiarità con l’inglese di servirsi del traduttore Google, sul quale potete inserire direttamente il link all’articolo, copiandolo da qui sopra.

Segnaliamo il congresso della International Pediatric Sleep Association che si terrà a Roma dal 3 al 5 dicembre.

Venerdì 3 dicembre si terrà un corso pre-congressuale sulla medicina del sonno nel bambino. Sabato e domenica ci sarà il congresso vero e proprio.

In particolare due gruppi di interventi sembrano molto interessanti per i dentisti:

  • Le relazioni del gruppo di Gilles Lavigne , sabato 4 dicembre dalle 10 alle 11,30, 10-11.30. Oggetto: la “triade” bruxismo-cefalea-disturbi respiratori del sonno nei bambini e negli adolescenti.
  • Christian Guilleminault, uno dei primi medici a studiare l’apnea del sonno, parlerà con altri colleghi domenica 5 dicembre fra le 8.15 e le 9.45 su:  Aspetti ortodontici nei disturbi respiratori del sonno in pediatria (Orthodontics aspects in pediatric SDB).

Il programma completo non è ancora online. Lo si può richiedere a info@nicocongressi.it.

Il 20 novembre si svolgerà alla clinica “Villa Serena” di Città Sant’Angelo (PE) il convegno “Disturbi del sonno e della veglia. Aspetti di interesse per il medico legale e del lavoro“. Il convegno, patrocinato dall’AIMS, durerà l’intera giornata (9-17). L’iscrizione è gratuita.

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a  s.dipetta@sogesdivisioneaziendale.it

Nuovo video sulla apnea del sonno

29 ottobre 2010 @ 16:00

Pubblichiamo oggi il video “Apnea del sonno in 4 minuti“, interamente dedicato alla apnea del sonno. Il filmato presenta una piccola parte della notte di un paziente con una forma grave di sindrome delle apnee del sonno (OSAS). Nella notte si succedono senza interruzione periodi di apnea alternati a periodi di iperventilazione.

Alle immagini è abbinato la visualizzazione del tracciato del monitoraggio del sonno fatto negli stessi minuti a cui si riferisce il filmato. In questo modo lo spettatore vede in contemporanea l’apnea nel paziente, la sua rappresentazione grafica (curve di flusso dell’aria attraverso il naso) e la rappresentazione della frequenza cardiaca e della saturazione di ossigeno nel sangue. Il commento parlato spiega il significato dei diversi eventi e delle linee sul tracciato del sonno.

Le conseguenze di questa malattia (frammentazione del sonno e la sonnolenza che ne risulta, ipossia con tutti i guai che ne risultano, reflusso gastro-esofageo…) sono più facili da capire guardando in vivo cosa succede ad un paziente apnoico.

Ci auguriamo che il video contribuisca a far capire la gravità di questa malattia, così diffusa (più di un milione e mezzo di persone in Italia) e ancora così sottovalutata.

Per vedere il video cliccare sull’immagine qui sotto

ATTENZIONE:  se avete una connessione veloce potete vedere il video in alta definizione (HD) cliccando sul tasto in basso e a destra del video su 720p.  Se il video si interrompe durante la visione, utilizzate una definizione più bassa (480p di solito vanno bene), oppure aspettate un paio di minuti per dare il tempo al computer di caricare tutto.

Se avete problemi di visualizzazione potete vedere il video direttamente su youtube.