Articoli per la parola chiave ‘STOP-BANG’
Sonnolenza in palestra
D: Mi succede di addormentarmi mentre faccio esercizi di ginnastica in palestra da stesa, mi accorgo che per qualche secondo mi addormento poi inizio l’altro esercizio ma casco nel sonno di nuovo anche se cerco di stare sveglia. Forse mi rilasso troppo? oppure è una questione di ossigenazione? Attendo una vostra risposta. Grazie. Distinti saluti
R: Gentile signora Mara,
innanzitutto sarebbe interessante capire se la sonnolenza è presente solo in palestra oppure se riguarda anche altri momenti della vita. Un’idea se la può fare compilando la scala di Epworth, che trova anche su questo sito, nella pagina apposita.
Se la sonnolenza è limitata alla palestra, niente di male: vuol dire che si rilassa e che ha bisogno di farlo in quella situazione. Se è presente un eccesso di sonnolenza anche in molti altri momenti, sarà il caso di scoprirne la causa.
La più frequente ragione di sonnolenza diurna è la deprivazione del sonno notturno; il modo più semplice e sicuro per scoprirla è compilare, per almeno 2 settimane, un diario del sonno, che poi va interpretato da un medico esperto.
La seconda causa sono le patologie che disturbano il sonno: le più comuni sono la sindrome delle apnee notturne (può fare sul sito dei test che permettono di valutare la probabilità di avere questo problema), e la sindrome delle gambe senza riposo; anche l’insonnia può essere causa di sonnolenza diurna. Vi sono poi cause più rare, da valutare se si escludono quelle che ho citato.
Se lo desidera può farmi sapere quali sono i risultati che ha ottenuto nei test suggeriti.
Cordiali saluti
Dott. Franco Sacchi
Alcune proposte per il congresso SIMSO
Durante il congresso SIMSO della prossima settimana sarà presentata, tra le altre relazioni, una “Proposta di raccomandazioni cliniche” .
Si tratta di un punto di partenza che andrà discusso in sede congressuale, e in seguito con gli altri soggetti interessati (medici del sonno, pneumologi, specialisti ORL, chirurghi maxillo-facciali), per la stesura di linee guida su questo argomento.
Per facilitare la discussione forniamo qui di seguito i link ad alcuni questionari e schemi diagnostici che verranno proposti.
QUESTIONARI:
ALGORITMI DIAGNOSTICI:
STOP-BANG: 8 domande per valutare il rischio di apnea del sonno
Da oggi inseriamo nel sito, insieme agli altri test per consentirvi di valutare se siete a rischio di avere una sindrome delle apnee del sonno, anche il QUESTIONARIO STOP-BANG.
Il nome un po’ buffo, da film poliziesco, deriva dalle iniziali inglesi delle 8 parole chiave del questionario (si veda la pagina del sito per le domande complete):
S (snore = russi) : Russi forte?
T (tired = stanco) : Ti senti spesso stanco?
O (Observed = osservato) : Qualcuno ha notato arresti del tuo respiro di notte?
P (Pressure = pressione arteriosa) la quarta: Hai la pressione alta?
B (BMI, Body Mass index = Indice di massa corporea): Il tuo BMI è superiore a 35?
A (AGE =età): La tua età è superiore a 50 anni?
N (Neck = collo): La tua circonferenza del collo è superiore a 40 cm?
G (Gender = genere, sesso): Sei maschio?
Come si vede si tratta di domande semplici a risposte nette (si/no). Vediamo di seguito le caratteristiche tecniche che portano a ben considerare questo strumento diagnostico………………
Questionario STOP-BANG per valutare la probabilità di apnea del sonno
Il questionario che vi presentiamo in questa pagina serve a valutare in modo semplice e veloce il rischio che correte di soffrire di apnee ostruttive del sonno. Lo scopo è analogo a quello della formula di Flemons, con la quale ha in comune diverse domande.
La storia e il significato del test sono descritti nell’articolo “STOP-BANG 8 domande…”.
Per fare il test rispondi alle domande qui sotto (NB – se non conosci il tuo BMI puoi ricavarlo dalla pagina apposita) :
Comincia il test
Stop Bang
Apnee del sonno e complicanze post-operatorie: uso del questionario STOP-BANG
Il questionario STOP-BANG è uno dei vari metodi escogitati per valutare, in modo semplice ed economico, la probabilità che un soggetto soffra di apnee ostruttive del sonno. L’elaborazione del questionario è recente (le prime pubblicazioni sono del 2008), ma il metodo ha già guadagnato molta popolarità, soprattutto fra gli anestesisti, per la semplicità e l’efficacia predittiva. Pubblicheremo fra breve una pagina che inserisce il questionario fra i test eseguibili sul sito.
Lo studio a cui ci riferiamo, pubblicato su una importante rivista di Otorinolaringoiatria, ha coinvolto 135 pazienti, operati per diverse patologie in tre giorni consecutivi in un importante ospedale negli USA. I risultati dimostrano che l’uso del questionario ha una elevatissima capacità di predire il rischio di complicanze post-operatorie:
- Il 19,6% dei pazienti con un punteggio alto (cioè ad alta probabilità di OSAS) ha presentato complicazioni dopo i diversi interventi chirurgici
- Solo il 1,3% dei pazienti con punteggio basso al questionario STOP-BANG ha avuto complicazioni
Per leggere l’abstract dell’articolo, cliccate sul link qui sotto:
Un commento interessante a questo articolo è uscito anche su “MedPage Today” del 10 ottobre 2010:
I nostri test
Vi proponiamo, nelle pagine correlate a questa, alcuni test di autodiagnosi con le relative spiegazioni. Potrete fare questi test direttamente sul sito, ed avere un risultato immediato, che vi permetterà di aver indicazioni utili sul vostro russamento (TSS, VSS), sulla sonnolenza diurna e il relativo rischio di incidenti stradali (ESS) , e sulla probabilità che siate affetti da sindrome delle apnee del sonno (formula di Flemons):
- Per la valutazione del peso corporeo: l’indice di massa corporea (Body Mass Index, BMI)
- Per la valutazione della sonnolenza diurna: la scala di Epworth della sonnolenza (ESS), che è il test più universalmente usato per questo scopo.
- Una scala che considera la autovalutazione del russamento: Thornton Snoring Scale (TSS)
- Un’altra che riflette il punto di vista del partner sul russamento: Visual Snoring Scale (VSS)
- Infine due test che consentono una prima valutazione del rischio di avere una sindrome delle apnee notturne: la formula di Flemons e il questionario STOP-BANG
ATTENZIONE!! tutti questi test hanno lo scopo di migliorare le conoscenze e l’attenzione di tutti su una patologia grave e sottovalutata come l’apnea del sonno. Non sostituiscono in nessun modo una diagnosi medica completa, che come abbiamo visto si basa sulla valutazione complessiva di diversi fattori e non soltanto sui questionari. In pratica l’utilità dei test che vi proponiamo è di permettervi di valutare la probabilità che il vostro problema sia serio (in particolare la formula di Flemons definisce anche quantitativamente questa probabilità). Ma non consentono di affermare nè di escludere con certezza la presenza di patologia.
Potete utilizzare questi test direttamente sul sito e valutarne i risultati con l’aiuto della spiegazioni allegate. Se desiderate approfondire la conoscenza della vostra situazione vi proponiamo diverse possibilità:
1 Potete chiedere direttamente informazioni o chiarimenti sulla vostra situazione usando il servizio di domande e risposte online. In questo caso le risposte saranno pubbliche, sul blog del sito.
2 Potete anche richiedere online il questionario completo che utilizziamo nel nostro studio. In questo caso vi chiediamo di registrarvi, dato che le informazioni che ci fornirete devono restare riservate e sono sottoposte alla normativa sul rispetto della privacy. Vi invieremo il questionario al vostro indirizzo e-mail, e dopo che l’avrete compilato e rinviato allo studio vi risponderemo con una valutazione (gratuita) ancora via mail.
3 Se lo desiderate potete chiederci una consultazione gratuita online. A questo scopo vi consigliamo di compilare comunque il questionario, e di aggiungere le domande che desiderate fare, nello spazio apposito. Naturalmente anche in questo caso la risposta sarà riservata.