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Articoli per la parola chiave ‘BMI’

UN NUOVO TEST DI AUTODIAGNOSI

Da oggi inseriamo nel sito, insieme agli altri test per consentirvi di valutare se siete a rischio di avere una sindrome delle apnee del sonno, anche  il QUESTIONARIO STOP-BANG.

Il nome un po’ buffo, da film poliziesco, deriva dalle iniziali inglesi delle 8 parole chiave del questionario (si veda la pagina del sito per le domande complete):

S (snore = russi) : Russi forte?

T (tired = stanco) : Ti senti spesso stanco?

O (Observed = osservato) : Qualcuno ha notato arresti del tuo respiro di notte?

P (Pressure = pressione arteriosa) la quarta: Hai la pressione alta?

B (BMI, Body Mass index = Indice di massa corporea): Il tuo BMI è superiore a 35?

A (AGE =età): La tua età è superiore a 50 anni?

N (Neck = collo): La tua circonferenza del collo è superiore a 40 cm?

G (Gender = genere, sesso): Sei maschio?

Come si vede si tratta di domande semplici a risposte nette (si/no). Vediamo  di seguito le caratteristiche tecniche che portano a ben considerare questo strumento diagnostico………………

Il questionario che vi presentiamo in questa pagina serve a valutare in modo semplice e veloce il rischio che correte di soffrire di apnee ostruttive del sonno. Lo scopo è analogo a quello della formula di Flemons, con la quale ha in comune diverse domande.

La storia e il significato del test sono descritti nell’articolo “STOP-BANG 8 domande…”.

Per fare il test rispondi alle domande qui sotto (NB – se non conosci il tuo BMI puoi ricavarlo dalla pagina apposita) :

Comincia il test
Stop Bang

Russi forte?
(abbastanza forte da sentirti attraverso una porta chiusa?) Si: No:
Ti senti spesso stanco, affaticato o assonnato durante il giorno? Si: No:
Qualcuno ha notato arresti del tuo respiro di notte? Si: No:
Hai la pressione alta, oppure sei in cura per la pressione alta? Si: No:
Il tuo BMI è superiore a 35? (per calcolarlo clicca su BMI) Si: No:
La tua età è superiore a 50 anni? Si: No:
La tua circonferenza del collo (numero del colletto) è superiore a 40 cm? Si: No:
Sei maschio? Si: No:


L’indice di massa corporea (BMI)

25 settembre 2010 @ 17:16

Il BMI è il test più semplice che vi proponiamo nel nostro sito.  Per ottenere il risultato è sufficiente inserire nelle caselle previste il proprio peso e l’altezza. La formula che determina il BMI è: (peso/altezza al quadrato), e viene calcolata automaticamente nel sito. Questo test vi permette di stabilire a quale categoria di peso appartenete: sottopeso (BMI minore di 18,5), normopeso (BMI fra 18,5 e 25), sovrappeso (BMI fra 25 e 30), e obesità (BMI maggiore di 30).

Cliccare per ingrandire

Il personaggio che vedete disegnato qui sopra è “Fat Joe”, il vetturino obeso, grande russatore e sempre sonnolento creato da Dickens nel “Circolo Pickwick”, e che è diventato il simbolo della Sindrome delle apnee del sonno.

Naturalmente un indice così semplice ha molti limiti: ad esempio non considera il sesso del soggetto, la sua struttura ossea, non distingue fra massa grassa e magra… Tuttavia consente una prima definizione del peso che è molto utile sia per valutare il rischio di sindrome metabolica sia per l’aspetto che ci interessa più da vicino, e cioè il rischio di avere apnea del sonno.

La sindrome delle apnee del sonno (OSAS) non è una malattia esclusiva di chi è sovrappeso od obeso: il 30% dei pazienti con OSAS sono magri, e fra di loro la causa è naturalmente di tipo diverso. Comunque il 70% degli apnoici sono obesi o sovrappeso, e quindi l’obesità è il maggior fattore di rischio per l’apnea del sonno.

Pubblicheremo nel sito articoli specifici sulla relazione fra obesità e apnea del sonno.

Se vuoi eseguire il test clicca qui:   BMI

verrai trasferito direttamente alla pagina dove potrai inserire i due dati richiesti e ottenere il tuo indice di massa corporea.

I nostri test

13 agosto 2010 @ 01:35

Vi proponiamo, nelle pagine correlate a questa, alcuni test di autodiagnosi con le relative spiegazioni. Potrete fare questi test direttamente sul sito, ed avere un risultato immediato, che vi permetterà di aver indicazioni utili sul vostro russamento (TSS, VSS), sulla sonnolenza diurna e il relativo rischio di incidenti stradali (ESS) , e sulla probabilità che siate affetti da sindrome delle apnee del sonno (formula di Flemons):

  • Per la valutazione del peso corporeo: l’indice di massa corporea (Body Mass Index, BMI)
  • Per la valutazione della sonnolenza diurna: la scala di Epworth della sonnolenza (ESS), che è il test più universalmente usato per questo scopo.
  • Una scala che considera la autovalutazione del russamento: Thornton Snoring Scale (TSS)
  • Un’altra che riflette il punto di vista del partner sul russamento: Visual Snoring Scale (VSS)

ATTENZIONE!! tutti questi test hanno lo scopo di migliorare le conoscenze e l’attenzione di tutti su una patologia grave e sottovalutata come l’apnea del sonno. Non sostituiscono in nessun modo una diagnosi medica completa, che come abbiamo visto si basa sulla valutazione complessiva di diversi fattori e non soltanto sui questionari.  In pratica l’utilità dei test che vi proponiamo è di permettervi di valutare la probabilità che il vostro problema sia serio (in particolare la formula di Flemons definisce anche quantitativamente questa probabilità). Ma non consentono  di affermare nè di escludere con certezza la presenza di patologia.

Potete utilizzare questi test direttamente sul sito e valutarne i risultati con l’aiuto della spiegazioni allegate. Se desiderate approfondire la conoscenza della vostra situazione vi proponiamo diverse possibilità:

1       Potete chiedere direttamente informazioni o chiarimenti sulla vostra situazione usando il servizio di domande e risposte online. In questo caso le risposte saranno pubbliche, sul blog del sito.

2       Potete anche  richiedere online il questionario completo che utilizziamo nel nostro studio. In questo caso vi chiediamo di registrarvi, dato che le informazioni che ci fornirete devono restare riservate e sono sottoposte alla normativa sul rispetto della privacy. Vi invieremo il questionario al vostro indirizzo e-mail, e dopo che l’avrete compilato e rinviato allo studio vi risponderemo con una valutazione (gratuita) ancora via mail.

3        Se lo desiderate potete chiederci una consultazione gratuita online. A questo scopo vi consigliamo di compilare comunque il questionario, e di aggiungere le domande che desiderate fare, nello spazio apposito. Naturalmente anche in questo caso la risposta sarà riservata.

QUESTIONARIO SULLA APNEA DEL SONNO

21 giugno 2010 @ 21:38

Se desidera una valutazione medica più completa sul rischio di avere una sindrome delle apnee del sonno, faccia richiesta nella casella sotto di ricevere il questionario completo.

Glielo invieremo al più presto per e-mail: quando lo riceverà, compili il questionario e lo rimandi, sempre per e-mail, all’indirizzo dello studio. Alcune domande sono le stesse che ha già visto nelle pagine su “I nostri test” (BMI, ESS, TSS, VSS, Flemons), ma la preghiamo di scrivere di nuovo le risposte in modo che siano valutate tutte insieme.

E’ necessario inserire nome e indirizzo e-mail, perché le risponderemo personalmente all’ indirizzo di posta elettronica da lei indicato. Tutti i dati resteranno riservati: non compariranno sul sito nè saranno diffusi in alcun modo, secondo la normativa sulla privacy e soprattutto secondo le regole che tutelano il segreto professionale. La valutazione dei risultati le verrà fornita a titolo gratuito.

Il suo nome (richiesto)

La sua data di nascita

La sua email (richiesto)

Richiedo che mi venga inviato per e-mail il questionario completo per la valutazione del rischio di apnee ostruttive del sonno.

1+2=? 

Cause delle apnee del sonno

12 giugno 2010 @ 18:46

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è senza dubbio una malattia legata allo stato funzionale della muscolatura delle vie respiratorie: nessuno ha apnee da sveglio, perchè nella veglia il tono dei muscoli dilatatori della faringe è sufficiente a tenere aperte le prime vie aeree. La causa “neurologica” (ipotonia muscolare) è quindi quella che in ogni caso scatena il fenomeno. E’ la più difficile da studiare, e ad oggi non disponiamo di una terapia che agisca a questo livello. ( Fogel et al. 2001, Malhotra et al. 2002, Schwab-Strohl 2003)

Tuttavia anche le cause anatomiche che rendono più strette le prime vie aeree sono estremamente importanti nella genesi delle apnee (Schwab 2003). I casi di sindrome delle apnee del sonno, in cui non sia presente nessuno dei fattori anatomici descritti di seguito, sono molto rari. Ed è soprattutto su queste cause che siamo in grado di agire con la terapia. Vediamo  le più importanti:

  • L’obesità è la più comune delle cause di ostruzione. I meccanismi attraverso cui agisce sono complessi, ma senza dubbio il più importante è la deposizione di grasso fra i tessuti molli del collo, che provoca una diminuzione del calibro della faringe per effetto meccanico diretto. In effetti la circonferenza del collo è uno dei fattori di rischio più importanti per la valutazione della probabilità della malattia (v Diagnosi), ed è la base per il calcolo del rischio secondo la formula di Flemons (Flemons 2002). L’obesità è così importante nella genesi delle apnee che anche piccole variazioni di peso sono in grado di modificare sensibilmente la gravità delle apnee (Peppard et al, 2000). Un modo semplice per valutare sovrappeso e obesità è l’indice di massa corporea (Body Mass Index,  BMI).
  • Altre cause di aumento di volume dei tessuti molli sono importanti: l’ipertrofia delle tonsille e la presenza di adenoidi sono la causa più frequente della apnea del sonno nel bambino, e anche nell’adulto conservano una certa importanza.  Lo stesso vale per la presenza di un palato molle particolarmente lungo e spesso, di una lingua grossa (come avviente ad esempio nell’ipotiroidismo o nella sindrome di Down), di guance ipertrofiche. Tutte queste cause, come l’obesità, tendono a ridurre il calibro delle vie aeree. In presenza di infiammazione (faringiti, tonsilliti) la situazione si aggrava.
  • La conformazione alterata della struttura ossea della faccia può essere causa importante di apnea del sonno anche in soggetti magri. In particolare è sfavorevole la presenza di una mandibola piccola, o posizionata troppo indietro rispetto al mascellare superiore (cosiddetta seconda classe scheletrica), o di un palato molto stretto (palato ogivale e conseguente cross-bite)  Questi fattori causali dell’apnea possono essere modificati più di altri dagli apparecchi dentali, sia a scopo preventivo (terapia ortodontica nei bambini) sia a scopo curativo (apparecchi notturni negli adulti), e dalla chirurgia maxillo-facciale, riservata ai casi più gravi.



Il BMI (Body Mass Index, indice di massa corporea) è un indice estremamente semplice che permette una valutazione di base del nostro peso corporeo in rapporto all’altezza. La formula è BMI = peso/altezza al quadrato. Non tiene conto di molti fattori complessi (struttura ossea e muscolare, massa grassa – massa magra etc), ma consente una collocazione approssimativa in una categoria di rischio.

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Interpretazione del risultato

Facciamo riferimento al criterio suggerito dalla Organizzazione mondiale della Sanità nel 2008 (WHO 2008).

Sulla base del valore di BMI possiamo considerarci:

  • Sottopeso, se il BMI è inferiore a 18,5
  • Normopeso (BMI fra 18,5 e 25)
  • Sovrappeso (BMI fra 25 e 30)
  • Obesità lieve ( BMI 30-35)
  • Obesità moderata (BMI 35-40)
  • Obesità grave (BMI sopra i 40)

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Limiti della terapia

17 maggio 2010 @ 22:09

Come tutte le cure, anche l’uso degli apparecchi dentali non è adatto ad ogni situazione. Cerchiamo qui di sintetizzare i limiti della applicazione di questa tecnica:

  • In generale, e soprattutto per le forme gravi di apnea del sonno, la terapia ventilatoria con la CPAP è più efficace nel ridurre gli indici di apnea (AHI e altri). Questo rimane vero anche se
  • L’altra terapia che risulta di solito più efficace di quella con apparecchi dentali è la chirurgia maxillo-facciale: l’intervento di avanzamento maxillo-mandibolare risulta efficace nel 95% dei casi. Si tratta di un intervento molto impegnativo, di solito riservato a casi particolarmente gravi, in alternativa alla CPAP se questa non viene tollerata. Il principale vantaggio di questo intervento è che si tratta di una soluzione definitiva al problema delle apnee del sonno, che non lega il paziente all’uso a tempo indeterminato di apparecchi dentali o della CPAP.
  • Nei soggetti obesi (BMI >30-35) i risultati della terapia con apparecchi dentali sono meno brillanti: di solito l’efficacia tende a diminuire quanto più l’obesità è grave. La terapia con apparecchi dentali può richiedere un avanzamento maggiore della mandibola per funzionare in questi casi, e questo secondo alcuni autori potrebbe accentuare gli effetti collaterali. Secondo altri lavori, invece, non c’è relazione fra entità dell’avanzamento ed effetti indesiderati.
  • Se è presente una ostruzione meccanica importante delle vie aeree è di solito opportuno rimuoverla con interventi di chirurgia otorino-laringoiatrica prima  della applicazione degli apparecchi dentali (o subito dopo): è spesso il caso di ostruzioni significative del naso (deviazione del setto, ipertrofia dei turbinati), della ipertrofia estrema delle tonsille e qualche volta anche della lingua. Alcune cause particolari di ostruzione vanno curate esclusivamente con la chirurgia, che può essere risolutiva (ad esempio alcuni problemi dell’epiglottide). Ricordiamo che nei bambini l’intervento di asportazione di tonsille e adenoidi è la terapia più importante per la OSAS.
  • Perchè gli apparecchi funzionino è necessario che la mandibola possa essere portata avanti di alcuni mm (almeno 5-6mm) senza che questo provochi disturbi muscolari o articolari. Le patologie gravi delle articolazioni temporo-mandibolari sono una controindicazione. Non lo sono le patologie articolari lievi, che al contrario possono migliorare con l’avanzamento della mandibola. E’ quindi necessaria una valutazione attenta delle condizioni articolari e muscolari.
  • Gli apparecchi dentali richiedono appunto un ancoraggio ai denti, i quali devono essere in grado di sopportare le forze esercitate dai muscoli masticatori, che tendono a riportare la mandibola nella sua posizione abituale:
    • In generale sono necessari almeno 8 denti sani per ogni arcata (ma esiste un tipo particolare di apparecchio, il Somnodent, che può essere applicato anche a soggetti privi di denti nella arcata superiore e con pochi denti nella arcata inferiore)
    • Non deve esserci parodontite attiva e i denti non devono essere mobili: queste condizioni possono essere aggravate dall’uso di apparecchi dentali, che quindi può essere controindicato.
    • Gli impianti endoossei invece vanno benissimo come ancoraggio

Diagnosi

7 maggio 2010 @ 23:21

La prima cosa da dire su questo argomento è che la presenza di apnee del sonno va sempre valutata in presenza di russamento o di altri sintomi sospetti, e  soprattutto che nessuno deve essere sottoposto a terapie di qualsiasi tipo contro il russamento  senza che sia  stata ricercata la presenza di apnea del sonno. Se si omette questa precauzione si corre il rischio di “silenziare ” il paziente senza risolvere il problema dell’apnea: così avremo soppresso il principale segnale di allarme, e il nostro paziente potrà continuare a soffocare senza più dar fastidio a nessuno!

A questo proposito va notato che spesso un forte russatore può essere giudicato “migliorato” dal partner proprio perchè ha iniziato a soffrire di apnee del sonno: quanto più è grave la forma di apnea tanto meno il soggetto respira, e quindi il russamento diventa sempre più intermittente (limitato alle fasi di iperventilazione); perciò risulta essere meno fastidioso per il partner.

La diagnosi di sindrome delle apnee del sonno è basata:

1) Sulla raccolta di informazioni in possesso del paziente e del suo partner, che permettono di sospettare la malattia

2) Sulla visita medica, orientata alla valutazione della situazione generale e locale del paziente (esame della bocca, del naso e della faringe). Questa visita può essere integrata, quando necessario, da ulteriori esami specialistici che permettono di valutare meglio bocca naso e faringe.

3) Sui dati strumentali, ricavati dalla polisonnografia o dal monitoraggio del sonno, che permettono di confermare o escludere il sospetto diagnostico.

In questa pagina approfondiamo invece quali sono le domande da fare per sospettare l’apnea. in generale i sintomi maggiori della sindrome delle apnee del sonno sono:

  • Russamento abituale
  • Sonnolenza diurna
  • Apnee (testimoniate dal partner)
  • Risvegli notturni con senso di soffocamento

I segni obiettivi più importanti  sono invece

  • Obesità, o comunque aumento di peso significativo in tempi recenti
  • Circonferenza del collo maggiore di 43 cm per gli uomini e di 41 cm per le donne
  • Mandibola piccola o posizionata indietro rispetto al mascellare superiore (“mento sfuggente”)

Per indagare questi sintomi, e altri  sintomi definiti “minori”, che comunque sono utili per valutare la malattia, sono stati creati numerosi test e questionari. Si veda la pagina “I nostri test” quelle correlate (una per ogni test), e le pagine “domande e risposte“, “questionario” e “consultazione gratuita“.