Articoli per la parola chiave ‘insufficienza cardiaca’
Articoli scientifici sulla OSAS
1) Alcune revisioni della letteratura, con bibliografia molto completa:
- Obstructive Sleep Apnea Caples Sean M, Apoor S. Gami, Virend K. Somers – Focus (annals of internal medicine, 2005)
- Obstructive sleep apnoea Flemons Ward W – NEJM 2002
- Obstructive sleep apnoea Malhotra A, White DP – Lancet, 2002 (ABS)
- Sleep Apnea White David P. – Proc Am Thorac Soc, 2006
- Pathophysiology of Adult Obstructive Sleep Apnea Eckert Danny J. and Atul Malhotra – Proc Am Thorac Soc Vol 5. pp 144–153, 2008
2) Anatomia comparata : OSA e acquisizione del linguaggio
- The Great Leap Forward: the anatomic basis for the acquisition of speech and obstructive sleep apnea Davidson TM Sleep medicine, 2003
3) Informazioni cliniche, soprattutto su presentazioni atipiche della malattia:
- Adult Obstructive Sleep Apnea Pathophysiology and Diagnosis Patil Susheel P., Hartmut Schneider, Alan R. Schwartz, and Philip L. Smith Chest, 2007
4) Epidemiologia, studi sulla mortalità da OSAS e sulla correlazione con l’ipertensione arteriosa
- Mortality and apnea index in obstructive sleep apnea. Experience in 385 male patients He J, M H Kryger, F J Zorick, W Conway, and T Roth Chest, 1988
- Sleep Disordered Breathing and Mortality: Eighteen-Year Follow-up of the Wisconsin Sleep Cohort Young Terry, Laurel Finn, Paul E. Peppard, Mariana Szklo-Coxe, Diane Austin, F. Javier Nieto, Robin Stubbs, and K. Mae Hla Sleep, 2008
- Prospective Study of the Association between Sleep-Disordered Breathing and Hypertension Peppard Paul E., Terry Young, Mari Palta,, and James Skatrud NEJM, 2000
- Sleep-related breathing as a of hypertension: fact or fiction? Silverberg, Donald S; Oksenberg, Arie; Iaina, Adrian Current opinion in Nephrology and Hypertension, 1998 No ABS
- Sleep apnea as a risk factor for hypertension Sharabi Yehonatan, Yaron Dagan and Ehud Grossman Current Opinion in Nephrology and Hypertension, 2004
- Sleep Apnea and Cardiovascular Disease Somers Virend K., David P. White, Raouf Amin, William T. Abraham, Fernando Costa, Antonio Culebras, Stephen Daniels, John S. Floras, Carl E. Hunt, Lyle J. Olson, Thomas G. Pickering, Richard Russell, Mary Woo, Terry Young Circulation, 2008
5) OSAS e incidenti stradali:
- Sleepiness, Driving and accidents: sleep-disordered breathing and motor vehicle accidents Young T, J Blustein, L Finn, M Palta Sleep, 1997 Sleep Vol20No8
- The association between Sleep Apnea and the risk of traffic accidents Teràn-Santos J., A. Jimenez-Gomez, J. Cordero-Guevara, and theroup Burgos-Santander NEJM, 1999
6) OSAS e insufficienza cardiaca
- Influence of Obstructive Sleep Apnea on Mortality in Patients With Heart Failure Wang Hanqiao, John D. Parker, Gary E. Newton, John S. Floras, Susanna Mak, Kuo-Liang Chiu, Pimon Ruttanaumpawan, George Tomlinson, Douglas Bradley, Toronto, Ontario, Canada J Am Coll Cardiol, 2007
7) OSAS e infarto del miocardio
- Long-term cardiovascular outcomes in men with obstructive sleep apnoea-hypopnoea with or without treatment with continuous positive airway pressure: an observational study Marin J., S. Carrizo, E. Vicente, A. Agusti The Lancet, Volume 365, Issue 9464, Pages 1046-1053
8) OSAS e aterosclerosi
- Obstructive Sleep Apnea and Atherosclerosis A New Paradigm Lorenzi-Filho Geraldo, Luciano F. Drager – AJRCCM, 2007
- Chronic Intermittent Hypoxia Induces Atherosclerosis Savransky Vladimir, Ashika Nanayakkara, Jianguo Li, Shannon Bevans, Philip L. Smith, Annabelle Rodriguez, and Vsevolod Y. Polotsky – AJRCCM, 2007
Conseguenze dell’ipossia
L’arresto periodico della respirazione durante il sonno causa ipossiemia (cioè diminuzione della quantità di ossigeno presente nel sangue arterioso), e questa a sua volta provoca ipossia periferica: diminuisce l’ossigenazione dei tessuti del corpo. Lo stesso motivo (l’ostruzione respiratoria) determina anche ipercapnia (aumento della concentrazione di anidride carbonica nel sangue). Entrambi i fenomeni provocano la risposta dei meccanismi deputati a gestire le situazioni di deficit respiratorio: si tratta di una situazione di emergenza e il nostro corpo reagisce prontamente. La cascata di eventi che si viene a determinare è complessa; per una descrizione completa si rimanda agli articoli sulla OSAS. (1,2,3,4,5,6,7)
Molto schematicamente riassumiamo i fenomeni che accadono:
- Ipossia e risvegli attivano il sistema nervoso simpatico ( che in condizioni normali è poco attivo durante gran parte delle ore di sonno), con aumento di produzione di adrenalina e altri mediatori chimici tipici delle situazioni di stress. Questo meccanismo agisce in sinergia con le alterazioni “fisiche” causate dalle apnee, cioè dall’aumento della pressione negativa intratoracica (vedi reflusso gastro-esofageo), causando una alterazione della dinamica della circolazione del sangue. Ne risultano vasocostrizione, aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, aumento del ritorno venoso al cuore (cosiddetto pre-carico) e della resistenza al flusso arterioso (post-carico).
- L’ipossia e la ipercapnia attivano anche altri meccanismi complessi, che sono stati indagati soprattutto negli ultimi anni:
- Aumenta la coagulabilità del sangue che provoca un aumento del rischio di trombosi.
- Si crea anche una disfunzione endoteliale, con aumento di produzione della endotelina (che è un vasocostrittore periferico) e diminuzione della produzione di ossido nitrico (che invece dilata i vasi).
- Aumenta la liberazione di mediatori dell’infiammazione (proteina C reattiva, citochine infiammatorie e altri).
- L’ipossia crea anche stress ossidativo vascolare.
Tutti questi eventi contribuiscono a determinare una sofferenza vascolare periferica, i cui effetti si sommano a quelli descritti al punto 1) nel provocare una serie di conseguenze gravi e importanti:
- IPERTENSIONE ARTERIOSA. Fra tutte le conseguenze della OSAS è la più studiata e documentata. La probabilità di avere un innalzamento di pressione arteriosa aumenta in modo lineare con l’aumentare della gravità della OSAS. La OSAS è la più importante causa conosciuta di ipertensione arteriosa (Young 1996 e 2004, Portaluppi 1997, Silverberg 1998, Peppard 2000, Sharabi 2004). Pubblicheremo a breve una pagina dove si descrivono in modo più dettagliato le relazioni fra apnee del sonno e ipertensione.
- CARDIOPATIA CORONARICA, con aumentata frequenza di INFARTO DEL MIOCARDIO E ANGINA PECTORIS. La frequenza e la gravità di queste patologie sono aumentate sia a causa di tutti i meccanismi descritti sopra, sia dalla ipertensione arteriosa associata. (Caples 2005, Marin 2005)
- ICTUS CEREBRALE E T.I.A. (incidenti ischemici transitori) sono anch’essi notevolmente più frequenti in soggetti con OSAS (Shahar 2001, Arzt et al. 2005)
- ARITMIE CARDIACHE di diversi tipi, in particolare la fibrillazione atriale, sono correlate in modo significativo con le apnee del sonno (Mehra et al. 2005, Stevenson et al 2008)
- INSUFFICIENZA CARDIACA: gli studi effettuati finora suggeriscono una forte correlazione con la OSAS, e anche un netto miglioramento della prognosi della insufficienza cardiaca se la OSAS viene trattata. (Shahar 2001, Wang 2007)
- DIABETE: la OSAS causa un aumento della resistenza all’insulina e della glicemia a digiuno. La correlazione con la frequenza del diabete è ancora oggetto di studi. Sembra accertato che il diabete in soggetti con OSAS tende ad essere più grave e più difficile da curare. (Shaw 2008)
- Malattie oculari: la sindrome delle apnee del sonno è una delle due cause principali del GLAUCOMA A BASSA PRESSIONE. Per altre patologie oculari ci sono studi in corso.