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Articoli per la parola chiave ‘monitoraggio del sonno’

Costi delle cure

8 novembre 2024 @ 17:42

SCHEMA DEI COSTI DELLE CURE PER RUSSAMENTO E APNEA DEL SONNO

(Clicca sulle singole voci per spiegazioni dettagliate)

PRIMA VISITA                                                                                        100,00 €

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Consiste in un esame dettagliato di bocca, denti, articolazioni della mandibola e occlusione dentale.

Insieme alla valutazione dei questionari, compilati dal paziente e dalla persona che dorme con lui, i dati ricavati dalla visita consentiranno una prima valutazione sulla possibilità di risolvere i suoi problemi di russamento o apnea mediante un apparecchio dentale.

Se il primo giudizio stabilirà che è possibile inserire un apparecchio dentale, le sarà probabilmente prescritto un esame di monitoraggio notturno a domicilio.

MONITORAGGIO DEL SONNO A DOMICILIO                                      80,00 €

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Le verrà consegnato un apparecchio per la registrazione notturna dei seguenti segnali: flusso respiratorio, russamento, frequenza cardiaca, saturazione di ossigeno del sangue, posizione del corpo e sforzo respiratorio. Le verrà spiegato come usare l’apparecchio durante la notte, a casa sua.

VISITE SUCCESSIVE E APPARECCHIO DENTALE                      Da 350,00 € a 1700,00 €

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Dopo il monitoraggio notturno saranno necessari altri appuntamenti, di solito due, per completare l’esame clinico, registrare le impronte, e quindi costruire e adattare l’apparecchio più adatto al suo caso.

Nella maggior parte dei casi la regolazione dell’avanzamento della mandibola va eseguita in modo graduale fino ad ottenere il risultato desiderato. Questo rende necessarie altre visite (di solito due o tre ) ed a volte la ripetizione dell’esame del sonno. Quest’ultimo fa parte del processo di regolazione dell’apparecchio, e non comporta costi aggiuntivi.

Il costo complessivo di tutta la procedura è di 1700,00 €,  e comprende tutte le visite necessarie a regolare l’apparecchio al meglio.

In alcuni casi può essere utile utilizzare per un breve periodo (una o due settimane) un apparecchio pre-formato e adattato alla bocca in una sola seduta, allo scopo di verificare il risultato dell’avanzamento mandibolare. Il costo di questa procedura è di 200€, che comprendono l’apparecchio e la successiva verifica dei risultati, anche con monitoraggio strumentale se necessario.

Più spesso, potrà essere utilizzato un apparecchio provvisorio di avanzamento mandibolare (EMA “90 days appliance”) costruito su misura sulle impronte del paziente; in questo caso il costo complessivo è di 350€, compreso l’eventuale monitoraggio di verifica dei risultati.

Dopo l’uso di questi apparecchi provvisori, se il risultato sarà positivo, bisognerà costruire un secondo apparecchio definitivo, il cui costo è di 1700€ come descritto sopra.

Nel caso del dispositivo che agisce sulla lingua (AVEO TSD) il costo è di 230€, compresa la valutazione strumentale, se necessaria, della efficacia del dispositivo.

NB: Gli apparecchi definitivi sono coperti da garanzia per un anno (due per Somnodent e Narval CC) dalla costruzione.

VISITE DI CONTROLLO PERIODICHE                         80,00 € visita + 80,00 € per eventuale monitoraggio

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Una volta regolato l’apparecchio è opportuno eseguire un controllo, che va ripetuto ogni 6 mesi nei primi 2 anni di cura (quindi a 6, 12, 18 e 24 mesi dall’inizio cura) e poi ogni anno.

Questi controlli sono molto importanti per assicurare:

• controllo dei risultati ottenuti con l’apparecchio nel corso del tempo

• eventuale modifica alla regolazione dell’avanzamento della mandibola

• controllo sulla comparsa di eventuali effetti collaterali e rapido intervento per minimizzarne le conseguenze

Numero di apnee accettabile

15 novembre 2011 @ 22:31

Domanda: fino a quante apnee all’ora si possono considerare nella norma? Nik

Risposta: Dipende dall’età del soggetto e dalla presenza o meno di sintomi. Il numero di apnee si misura con l’ AHI (Apnea Hypopnea Index) che è la media di apnee e ipopnee per ora di sonno, valutate con un monitoraggio del sonno. Un AHI maggiore di 5 è considerato patologico se sono presenti sintomi clinici (il più importante è la sonnolenza diurna ma ce ne sono parecchi altri, si vedano le conseguenze delle apnee). In assenza di sintomi si tende a considerare accettabile un AHI fino a 15, soprattutto se il paziente ha un’età superiore a i 70 anni.

CPAP e alternative

14 ottobre 2011 @ 21:05

Domanda: io dormo già con la cpap vorrei sapere se ci possono essere alternative, perchè non è facile dormire .grazie. lauri53

Risposta: Certo, esistono diverse possibilità: a seconda dei casi, gli apparecchi dentali, la chirurgia maxillo-facciale e altre ancora.

Per dirle qualcosa di più preciso sul suo caso servono informazioni il più possibile dettagliate.  Se vuole, può richiedere il questionario tramite lo stesso sito.

Inoltre sarebbe utile conoscere i dati del monitoraggio del sonno che sicuramente deve aver fatto prima della CPAP (AHI, ODI, desaturazione minima…) e qualche informazione su quanto e come utilizza la CPAP.

Saluti

Franco Sacchi

Domanda: quanti giorni di  degenza?

Risposta: gentile Sig. Valerio, immagino che la sua domanda si riferisca agli apparecchi dentali per la cura del russamento e delle apnee del sonno.

Per questa terapia non è necessario nessun ricovero! La sequenza degli appuntamenti è questa: si effettua una visita specialistica per valutare se è possibile utilizzare un apparecchio dentale, e al paziente viene consegnato un apparecchio per eseguire  il monitoraggio del sonno a domicilio.  Se si conferma l’utilità dell’apparecchio dentale, al secondo appuntamento si prendono delle impronte per costruire un dispositivo su misura. Al terzo appuntamento si consegna l’apparecchio al paziente. Se necessario vi saranno controlli successivi per ottenere il giusto avanzamento della mandibola.

Nel sito può avere informazioni generali sul costo delle cure.

Saluti

Franco Sacchi

Nuovo video sulla apnea del sonno

29 ottobre 2010 @ 16:00

Pubblichiamo oggi il video “Apnea del sonno in 4 minuti“, interamente dedicato alla apnea del sonno. Il filmato presenta una piccola parte della notte di un paziente con una forma grave di sindrome delle apnee del sonno (OSAS). Nella notte si succedono senza interruzione periodi di apnea alternati a periodi di iperventilazione.

Alle immagini è abbinato la visualizzazione del tracciato del monitoraggio del sonno fatto negli stessi minuti a cui si riferisce il filmato. In questo modo lo spettatore vede in contemporanea l’apnea nel paziente, la sua rappresentazione grafica (curve di flusso dell’aria attraverso il naso) e la rappresentazione della frequenza cardiaca e della saturazione di ossigeno nel sangue. Il commento parlato spiega il significato dei diversi eventi e delle linee sul tracciato del sonno.

Le conseguenze di questa malattia (frammentazione del sonno e la sonnolenza che ne risulta, ipossia con tutti i guai che ne risultano, reflusso gastro-esofageo…) sono più facili da capire guardando in vivo cosa succede ad un paziente apnoico.

Ci auguriamo che il video contribuisca a far capire la gravità di questa malattia, così diffusa (più di un milione e mezzo di persone in Italia) e ancora così sottovalutata.

Per vedere il video cliccare sull’immagine qui sotto

ATTENZIONE:  se avete una connessione veloce potete vedere il video in alta definizione (HD) cliccando sul tasto in basso e a destra del video su 720p.  Se il video si interrompe durante la visione, utilizzate una definizione più bassa (480p di solito vanno bene), oppure aspettate un paio di minuti per dare il tempo al computer di caricare tutto.

Se avete problemi di visualizzazione potete vedere il video direttamente su youtube.

Come si valutano le apnee

12 giugno 2010 @ 19:46

Definizioni:

  • Apnea =  interruzione completa del flusso respiratorio, per almeno 10 secondi
  • Ipopnea = riduzione del flusso respiratorio di almeno il 50%, per almeno 10 secondi
  • OSAS = Obstructive Sleep Apnea Syndrome è la sindrome delle apnee del sonno

L’esame più completo per la diagnosi della sindrome delle apnee del sonno, e di gran parte degli altri disturbi del sonno, è la polisonnografia. L’esame si effettua in una notte di ricovero ospedaliero, in un laboratorio del sonno, e comprende un esame elettroencefalografico (registrazione delle onde elettriche emesse dal cervello, che permette di valutare le diverse fasi del sonno e i risvegli con estrema precisione), associato ad un esame elettromiografico (di solito si registrano i movimenti dei muscoli della mandibola e delle gambe), elettrooculografia che permette di valutare i movimenti degli occhi, elettrocardiografico, ossimetrico (saturazione di ossigeno del sangue) e respiratorio (flussi respiratori, russamento); inoltre vengono misurati i movimenti respiratori, la posizione del paziente e a volte altri parametri. Di solito si esegue anche un filmato, che permette di vedere i movimenti del soggetto nel sonno.

La polisonnografia è un esame estremamente utile e attendibile, ma è impegnativo per il paziente, complesso e costoso: richiede una notte di ricovero, con la presenza costante di un tecnico del sonno nella stanza adiacente a quella dove dorme il paziente, e una successiva valutazione specialistica.

Spesso la sindrome delle apnee del sonno può essere diagnosticata con un esame più semplice: il monitoraggio del sonno. La polisonnografia completa viene invece riservata ai casi dubbi o particolarmente complessi (si vedano le linee guida della Associazione Italiana di Medicina del Sonno). Il monitoraggio del sonno si esegue a casa propria, con un’apparecchiatura più semplice che di solito viene applicata dallo stesso paziente, istruito in precedenza su come usarla.

I dati forniti dal monitoraggio del sonno sono in buona parte gli stessi della polisonnografia,  almeno per quanto riguarda la apnee ostruttive. In particolare si rileva la presenza di apnee, ipopnee, russamento, altre alterazioni del flusso respiratorio, frequenza cardiaca e desaturazioni (episodi di diminuzione della concentrazione di ossigeno nel sangue). Da queste informazioni si ricavano diversi indici. I più usati sono:

  • AHI (Apnea Hypopnea Index) è l’indice più utilizzato e conosciuto. E’ dato dalla somma delle apnee e ipopnee per ogni ora di sonno considerato dall’esame.
  • ODI (Oxygen Desaturation Index) esprime il numero di episodi per ora in cui la saturazione di ossigeno del sangue scende di almeno il 4% della saturazione basale di quel soggetto.
  • Tempo di desaturazione è il tempo (in minuti o in percentuale sul tempo di sonno) che il paziente passa con una saturazione sotto al normale. Di solito viene fornito in dettaglio il tempo sotto il 90%, sotto l’85%, sotto l’80%. E’ molto importante soprattutto nelle apnee gravi.

La gravità della malattia viene definita soprattutto in base allo AHI:

  • AHI 5-15 = OSAS lieve
  • AHI 15-30 = OSAS moderata
  • AHI maggiore di 30 = OSAS grave

Meccanismo di azione

22 aprile 2010 @ 20:41

Gli apparecchi dentali prevengono il russamento e l’apnea ostruttiva agendo direttamente sul meccanismo che li produce: spingono la mandibola in avanti durante la notte, come si vede nelle due immagini qui sotto. Nella prima sono rappresentate le prime vie aeree ostruite, nella seconda si vede come l’apparecchio dentale porta avanti la mandibola.

Questo spostamento trascina avanti anche la lingua, l’epiglottide e il velo del palato (l’ugola), e mantiene così aperte le vie aeree.

Ogni apparecchio è fatto su misura per il paziente, per cui vanno prese le impronte delle due arcate dentarie e un morso di costruzione, cioè un’impronta particolare che serve a definire la posizione reciproca delle due arcate in cui va costruito l’apparecchio. In pratica il dentista deve fornire al laboratorio la posizione esatta in cui va avanzata la mandibola all’inizio della cura. In seguito il dentista valuterà se e quanto avanzare ulteriormente la mandibola, sulla base di diversi parametri:

  • Russamento (scomparso, accettabile…).
  • Comfort del paziente (l’avanzamento non deve essere tale da creare problemi, e deve essere realizzato in modo graduale).
  • Studio del sonno: il monitoraggio va ripetuto quando si ritenga che l’avanzamento sia sufficiente. Senza questa avvertenza il rischio è quello di curare il russamento senza correggere del tutto l’apnea del sonno.

Tutti gli apparecchi di ultima generazione consentono di regolare in modo molto fine la misura dell’avanzamento, e quindi di trovare la posizione migliore e più adatta ad ogni paziente.

Nel disegno che segue l’apparecchio dentale è un po’ ingrandito e colorato in giallo per evidenziare il meccanismo d’azione: la mandibola viene trattenuta in avanti dall’apparecchio e le vie aeree non sono più ostruite.