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Diagnosi
La prima cosa da dire su questo argomento è che la presenza di apnee del sonno va sempre valutata in presenza di russamento o di altri sintomi sospetti, e soprattutto che nessuno deve essere sottoposto a terapie di qualsiasi tipo contro il russamento senza che sia stata ricercata la presenza di apnea del sonno. Se si omette questa precauzione si corre il rischio di “silenziare ” il paziente senza risolvere il problema dell’apnea: così avremo soppresso il principale segnale di allarme, e il nostro paziente potrà continuare a soffocare senza più dar fastidio a nessuno!
A questo proposito va notato che spesso un forte russatore può essere giudicato “migliorato” dal partner proprio perchè ha iniziato a soffrire di apnee del sonno: quanto più è grave la forma di apnea tanto meno il soggetto respira, e quindi il russamento diventa sempre più intermittente (limitato alle fasi di iperventilazione); perciò risulta essere meno fastidioso per il partner.
La diagnosi di sindrome delle apnee del sonno è basata:
1) Sulla raccolta di informazioni in possesso del paziente e del suo partner, che permettono di sospettare la malattia
2) Sulla visita medica, orientata alla valutazione della situazione generale e locale del paziente (esame della bocca, del naso e della faringe). Questa visita può essere integrata, quando necessario, da ulteriori esami specialistici che permettono di valutare meglio bocca naso e faringe.
3) Sui dati strumentali, ricavati dalla polisonnografia o dal monitoraggio del sonno, che permettono di confermare o escludere il sospetto diagnostico.
In questa pagina approfondiamo invece quali sono le domande da fare per sospettare l’apnea. in generale i sintomi maggiori della sindrome delle apnee del sonno sono:
- Russamento abituale
- Sonnolenza diurna
- Apnee (testimoniate dal partner)
- Risvegli notturni con senso di soffocamento
I segni obiettivi più importanti sono invece
- Obesità, o comunque aumento di peso significativo in tempi recenti
- Circonferenza del collo maggiore di 43 cm per gli uomini e di 41 cm per le donne
- Mandibola piccola o posizionata indietro rispetto al mascellare superiore (“mento sfuggente”)
Per indagare questi sintomi, e altri sintomi definiti “minori”, che comunque sono utili per valutare la malattia, sono stati creati numerosi test e questionari. Si veda la pagina “I nostri test” quelle correlate (una per ogni test), e le pagine “domande e risposte“, “questionario” e “consultazione gratuita“.