Articoli per la parola chiave ‘apnee del sonno’
Terapia chirurgica per le apnee ostruttive nel sonno
D: Buon giorno, il mio compagno soffre di apnee notturne fa uso della maschera cpap durante la notte ed il livello di pressione della maschera in questione è a 11. Volevamo sapere se l’intervento di uvulopalato… potrebbe essere risolutivo nel suo caso e nel caso vorremmo prendere un appuntamento con uno specialista a milano. Grazie. Cordiali saluti. Elena
R: Gentile signora Elena,
se il suo compagno ha difficoltà a tollerare la CPAP, gli apparecchi dentali di avanzamento mandibolare possono essere una alternativa valida nella maggioranza dei casi. Questi apparecchi sono meno ingombanti e invasivi della CPAP, ma tuttavia richiedono anch’essi di essere portati ogni notte.
Se il suo compagno desidera un intervento chirurgico che risolva il problema in modo definitivo, la uvulopalatofaringoplastica (UPPP) non costituisce, secondo gran parte della letteratura scientifica, una soluzione sicura.
In breve, il problema è questo: la causa delle apnee non è di solito a livello del palato ma più in basso, a livello della base della lingua e/o delle pareti laterali della faringe. Quindi gli interventi efficaci sono quelli che agiscono a questo livello.
Ci sono due tipi di interventi:
- La chirurgia dei tessuti duri (avanzamento maxillo-mandibolare) è sicuramente la più efficace. Si tratta però di un intervento molto impegnativo.
- La chirurgia dei tessuti molli è eseguita dagli specialisti otorino-laringoiatri, e può essere anche abbinata ad altri interventi (CPAP, apparecchi dentali, perdita di peso…).
Se desidera informazioni più dettagliate sugli apparecchi dentali o sulla chirurgia maxillo-facciale, oltre a leggere questo sito, può contattarmi via e- mail, anche per una visita odontoiatrica mirata alla sua patologia.
Se desidera un consulto otorinolaringoiatrico le posso consigliare ad esempio il dott Fabrizio Salamanca, che lavora presso la clinica San Pio X di Milano, e si occupa da diversi anni specificamente di questo problema.
Saluti
Franco Sacchi
Numero di apnee accettabile
Domanda: fino a quante apnee all’ora si possono considerare nella norma? Nik
Risposta: Dipende dall’età del soggetto e dalla presenza o meno di sintomi. Il numero di apnee si misura con l’ AHI (Apnea Hypopnea Index) che è la media di apnee e ipopnee per ora di sonno, valutate con un monitoraggio del sonno. Un AHI maggiore di 5 è considerato patologico se sono presenti sintomi clinici (il più importante è la sonnolenza diurna ma ce ne sono parecchi altri, si vedano le conseguenze delle apnee). In assenza di sintomi si tende a considerare accettabile un AHI fino a 15, soprattutto se il paziente ha un’età superiore a i 70 anni.
Apnea del sonno?
Domanda: Salve hanno deciso nel mio caso che soffro di apnea, a settembre dovro richiedere l”apparecchio notturno x respirare, la mia diagnosi si tratta del mio collo corto e esofago stretto, e vero che non si puo fare niente, non e curabile? nel mio caso vengo prognosticato invalido? grazie Mario
Risposta: Mi sembra di capire che le sia stata diagnosticata una Sindrome delle Apnee del Sonno.
Certo che è curabile, una delle terapie possibili è proprio quella che le hanno proposto (immagino si tratti di una CPAP). Ne esistono anche altre come gli apparecchi dentali e la chirurgia. la valutazione va fatta caso per caso.
La pratica di invalidità è necessaria semplicemente per avere la CPAP tramite la sua ASL (senza pagarla).
Se desidera una valutazione un po’ più approfondita può richiedere sul sito l’invio del questionario per la valutazione del rischio di apnee del sonno. Oppure può chiedere una consultazione online, descrivendo i suoi sintomi in modo più accurato possibile.
Saluti
Franco Sacchi
Naso e russamento
Domanda: e se il problema fosse solo nasale? Nonostante un’operazione effettuata al setto ed ai turbinati, di notte respiro solo coi cerottini. C’è qualche soluzione in questo caso?
Grazie Annamaria
Risposta: Per risponderle con precisione avrei bisogno almeno di una descrizione dei suoi sintomi.
In termini generali posso dirle che i problemi nasali possono aggravare sia il russamento che le apnee del sonno, oppure possono renderne più difficile la terapia; non accade invece mai che il naso da solo possa causare un’ostruzione della faringe tale da provocare apnee. E’ molto raro (anche se non impossibile) anche che un’ostruzione nasale da sola causi un russamento importante e abituale. Naturalmente questo non vuol dire che il naso vada trascurato: soltanto, non bisogna aspettarsi risultati impossibili.
Se desidera una valutazione un po’ più approfondita può richiedere sul sito l’invio del questionario per la valutazione del rischio di apnee del sonno. Oppure può chiedere una consultazione online, descrivendo i suoi sintomi in modo più accurato possibile.
Saluti
Franco Sacchi
OSA e dentisti: un articolo da Dental Tribune
Riportiamo un articolo comparso anche nella edizione italiana della rivista USA “Dental Tribune”.
Come noto la terapia con apparecchi dentali della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSA) è utilizzata negli Stati uniti da più di 20 anni, ed ha avuto un grande sviluppo. E’ attualmente considerata la terapia di prima scelta del russamento semplice (senza apnee) e delle forme lievi e moderate di apnea del sonno. Inoltre è suggerita, nelle forme di apnea grave, come prima alternativa alla CPAP nei casi in cui questa non è tollerata.
L’articolo che segnaliamo deriva quindi da una vastissima esperienza sul campo, e raccoglie alcune indicazione sul ruolo dei dentisti nella terapia della OSA. Per leggerlo cliccate sul link qui sotto:
Russamento e sonnolenza diurna
Domanda: Buongiorno,ho 54 anni fumatore e russo abbastanza ma senza apnee, di giorno ho sempre la sensazione di sonnolenza, ma non la necessita impellente di dormire, ripeto sola la sgradevole sensazione di sonno che pregiudica la mia qualita di vita notevolmente. Saluti Savino Calabrese
Risposta: Gentile Sig Calabrese, in effetti il russamento può essere causa di sonnolenza anche in assenza di apnee evidenti. In meccanismo è il seguente: il russamento può accompagnarsi ad un forte aumento dello sforzo respiratorio anche in assenza di apnee, per aumento delle resistenze delle vie aeree (è la situazione denominata “UARS”).
Gli sforzi respiratori ripetuti causano, alla lunga, dei risvegli parziali (“arousal”), di cui il soggetto non è consapevole, e che sono visibili solo nel tracciato elettroencefalografico della polisonnografia. Questi arousals provocano la frammentazione del sonno; cioè il sonno profondo viene continuamente interrotto da eventi che lo rendono più superficiale, e quindi meno riposante.
Tutto questo è la causa della sonnolenza diurna. Lo stesso meccanismo (lo sforzo inspiratorio) può causare anche ipertensione arteriosa, anche in assenza di apnee.
Credo che sia opportuno studiare meglio il suo problema con un monitoraggio cardiorespiratorio a domicilio, e in caso di dubbio anche con una eventuale polisonnografia completa in laboratorio del sonno (che comprenda anche lo EEG notturno).
Saluti
Franco Sacchi
Epilessia e apnea del sonno
Domanda: Sono un soggetto affetto da epilessia criptogenetica, dopo 12 anni dalla prima e singola crisi epilettica, la frequenza delle crisi è aumentata al punto che il fenomeno si presenta quasi ogni tre mesi. assumo tegretol e lamictal. Vorrei sapere se c’è relazione tra le apnee notturne e le crisi epilettiche
Grazie
Risposta: Si, può esserci una relazione, soprattutto se lei ha avuto episodi di epilessia durante il sonno. In generale si può dire che l’ipossia e soprattutto la frammentazione del sonno, causate dalle apnee, possono scatenare crisi convulsive, naturalmente in un soggetto predisposto. Più raramente è possibile anche il contrario, cioè a volte crisi epilettiche notturne possono provocare apnee nel sonno. Inoltre sono stati pubblicati lavori in cui si dimostra il miglioramento del controllo dell’epilessia con il trattamento di una coesistente sindrome delle apnee ostruttive.
Queste informazioni sono di carattere generale: la valutazione del suo caso specifico richiede molta esperienza, e può essere fatta soltanto da un neurologo, che sia esperto sia di sonno che di epilessia. Naturalmente questo è necessario se lei ha crisi notturne, e se sono presenti apnee del sonno.
Può trovare notizie sui centri del sonno al link www.sonnomed.it
Saluti
Franco Sacchi
Intervista sulla Sindrome delle Apnee del Sonno
Vi segnaliamo un’intervista col prof Gigli, presidente in carica della Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS), uscita sul Corriere un paio di giorni fa.
Il tema è la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS). L’intervistato dà un quadro generale della malattia, poi un accenno alle misure di prevenzione (soprattutto la perdita di peso) e alla terapia (soprattutto la CPAP).
Per leggere l’articolo cliccate sul link qui sotto:
Russamento disturbante
Domanda : salve vorrei ricevere una risposta in merito ad un problema che mi affligge da un paio d anni : di notte appena mi addormento comincio a russare in modo esagerato , tanto da disturbare la mia famiglia e mi vergogno. premetto che ogni tanto ho un po di epistassi ma non molto ; sono stata operata alle adenoidi da bambina e non ho mai avuto problemi . Sono un pò in sovrappeso con problemi di varici alle gambe . Resto in attesa grazie. nini 5o
Risposta: Si tratta di un problema molto frequente : col passare degli anni c’è un rilassamento muscolare diffuso, che interessa anche i muscoli che tengono aperte le vie respiratorie superiori. Questo, insieme all’aumento di peso, rende più difficile il flusso dell’aria e quindi provoca il russamento e/o le apnee del sonno. Il suo problema probabilmente non è legato nè alle adenoidi nè alle epistassi. Può aver informazioni più complete nel sito, ai link che le ho indicato. Può trovare anche qualche indicazione sulla possibile terapia alla pagina sui risultati nella cura del russamento.
Se lo desidera possiamo dare un inquadramento più preciso del suo problema tramite un questionario specifico. Può richiederlo direttamente sul sito andando al link questionario.
Saluti Franco Sacchi